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La sbandata e poi il fossato: altre due sciagure identiche

Nel 2009 ad Angiari lungo la provinciale del Bussè persero la vita due giovani; Nel 2002 tornando da una festa quattro ventenni finirono in un canal

Una tragedia simile a quella di ieri sera, con l’auto precipitata in un fossato, era accaduta nell’estate 2009. In quella occasione due ragazzi morirono sul colpo e l’amica che viaggiava con loro venne ricoverata in gravi condizioni. Si tratta del drammatico bilancio dell’incidente stradale, accaduto nel luglio 2009 ad Angiari lungo la provinciale del Bussè, in cui persero la vita Michel Tavella, operaio 23enne di Roverchiara e Giorgio Murari, commerciante di 26 anni residente a Minerbe. Elena Ghirlanda, la 27enne di Porto che si trovava sul sedile posteriore, venne estratta invece viva dall’abitacolo. 

I tre amici aveva trascorso alcune ore con la loro compagnia al bar «New Sky» di Legnago. Quindi, intorno a mezzanotte e mezza, avevano salutato il resto del gruppo, erano saliti sulla Seat Ibiza e avevano lasciato la città imboccando la provinciale per Angiari, diretti a Roverchiara. Ed in pochi minuti si era consumata la tragedia sulla strada maledetta che costeggia il canale Bussè, teatro in passato di numerosi incidenti. Improvvisamente, dopo aver sorpassato un’altra vettura l’auto ha sbandato trasformandosi in una trottola impazzita e finire la sua corsa in un fossato senza acqua, sull’altro lato del Bussè, dove è piombata. Ed è stato proprio quest’ultimo ostacolo, fatto di cemento armato e di travetti in ferro, a segnare il terribile destino dei due ragazzi.

A Salizzole la strage nel 2002

Un incidente simile era già purtroppo accaduto sette anni prima, nel luglio 2002, quattro ragazzi dai 19 ai 24 anni, che tornavano da una festa organizzata per i tifosi dell’Hellas in villa Valmarana, perdevano la vita a Calcinaro, frazione di Salizzole.  L’auto, un’Audi, sulla quale viaggiavano dopo essere sbandata, era andata a finire in un fossato pieno di acqua. Intrappolati nell’abitacolo perché il mezzo era largo esattamente come il fossato morirono annegati non riuscendo ad aprire le portiere. 

Un quinto ragazzo si salvò grazie ad una bolla d’aria formatasi nel lunotto mentre l’auto si riempiva di acqua. 

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