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La protesta

Il grido d'aiuto di dieci autisti dell'Atv: «Basta aggressioni sulla linea 138, intervenite»

«Conducenti sbeffeggiati, minacciati, provocati e importunati durante la guida». Intanto l’azienda ha rimesso in campo i vigilantes
Controlli in stazione a Verona alla partenza della linea 138
Controlli in stazione a Verona alla partenza della linea 138
Controlli in stazione a Verona alla partenza della linea 138
Controlli in stazione a Verona alla partenza della linea 138

«Basta soprusi, aggressioni, danneggiamenti e maleducazione sulla linea 138 dell’Atv: chiediamo aiuto alle istituzioni». I dieci autisti del deposito di Albaredo d’Adige firmano una petizione per chiedere più controlli e sicurezza sulla tratta che collega Verona ad Albaredo, passando per San Giovanni Lupatoto, Zevio e Ronco. In particolare, segnalano gravi problemi sulla corsa 81, quella che parte alle 19.50 dal piazzale della stazione Porta Nuova e arriva ad Albaredo un’ora dopo.

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Nella lettera un grido d'aiuto

Esasperati da una situazione preoccupante che si trascina da molto tempo, nei giorni scorsi i conducenti della linea 138 hanno inviato una lettera alla direzione dell’Atv, ai sindacati, alla Prefettura e ai sindaci dei quattro Comuni coinvolti per chiedere interventi incisivi e coordinati che mettano fine una volta per tutte alla lunga lista di atti incivili e violazioni perpetrate a danno dei mezzi Atv, degli autisti stessi e degli altri passeggeri.

La lettera suona come un campanello d’allarme per le condizioni di lavoro che, specie nelle ore serali e nei fine settimana, sembrano essere diventate ormai insostenibili. Vengono elencati gli illeciti compiuti da alcuni viaggiatori, in particolare di origine nordafricana, che risiedono nei Comuni dell’Est e della Bassa veronese e salgono sull’autobus a Verona per tornare a casa. «I conducenti vengono sbeffeggiati, minacciati, provocati e importunati durante la guida», scrivono senza mezzi termini gli autisti. Questi comportamenti non solo distraggono e mettono in difficoltà chi guida, ma creano pericolo anche per gli altri passeggeri.

 

Alcol, fumo, molestie

Gli autisti segnalano anche l’abuso di bevande alcoliche e di fumo, oltre ad altri piccoli fastidi provocati ad arte per tormentare gli utenti del mezzo. Il meno grave di questi è la continua chiamata di discesa, alla quale però nessuno scende, effettuata per allungare il tempo di percorrenza. Un’altra azione poco piacevole è l’abbandono di rifiuti su sedili e pavimento, che costringe gli operatori a fare una profonda pulizia prima della corsa successiva. Fra i comportamenti più preoccupanti, invece, vengono annoverate le richieste e gli approcci inopportuni nei confronti di altri ragazzi e ragazze. Questo succede in particolare quando il gruppetto di passeggeri incivili alza troppo il gomito.

La richiesta d’aiuto alle istituzioni è esplicita: «Chiediamo che tutti gli organi si attivino per la sicurezza di utenti e agenti durante le corse di linea più critiche, in particolare la numero 81, coinvolgendo sindaci e comandanti della polizia locale dei vari Comuni dai quali provengono i soggetti extracomunitari, al fine di verificare la regolarità degli stessi, assicurando l’accesso al servizio pubblico solo se in condizioni psicofisiche e igieniche accettabili e idonee».

 

In campo la vigilanza privata

La prima risposta arriva dalla direzione dell’Atv ed è energica: «Oltre alla presenza di agenti verificatori che faranno scendere dal mezzo le persone sprovviste di biglietto, abbiamo ripreso la scorsa settimana i servizi mirati da parte di vigilantes privati, pagati dall’azienda, che controlleranno la condotta degli utenti. Questo servizio è svolto nel fine settimana e proseguirà finché ce ne sarà bisogno», riferiscono dall’Azienda trasporti.

Il sindaco di Albaredo Giovanni Ruta assicura: «Effettuiamo già controlli su quella linea e verranno intensificati. Purtroppo, noi possiamo agire solo all’interno del nostro comune; il problema dovrebbe trovare soluzione ad un livello più elevato», riflette Ruta. Davide Vesentini concorda: «Non abbiamo né il personale né le risorse per sorvegliare i comportamenti sulle corse di linea», osserva il sindaco di Ronco. «Qualora la direzione Atv ci riferisse i nomi delle persone responsabili di oltraggi e danneggiamenti, potremmo far compiere verifiche a livello comunale, tramite le famiglie. Daremo tutto il nostro sostegno agli autisti fin dove possiamo agire come amministrazione», promette Vesentini.

Paola Bosaro

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