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Dicembre 1989

A Illasi altri tre cerchi di erba bruciacchiata

Appena un anno e mezzo dopo i fatti di Costeggiola, ecco che a Illasi - era dicembre del 1989 - un meteorologo, appassionato di Ufo, dell’osservatorio delle Torricelle, affermò di aver registrato su nastro il suono del passaggio di tre oggetti volanti non identificati. Ne era così certo che anche stavolta si presentò al nostro giornale, armato di registratore con nastro, altro non c’era all’epoca, con le sue prove. Disse di aver intercettato gli strani suoni mentre era in viaggio in auto con la radio accesa.

 


Ad avvalorare la sua ipotesi di incontro ravvicinato del secondo tipo (del terzo sono quelli in cui si vedono gli alieni) altri tre cerchi di erba bruciata, trovati nei pressi del castello di Illasi. A differenza dei cerchi rinvenuti a Costeggiola, spiegò allora l’appassionato di ufologia, qui non si sentiva odore di acido acetico e i testimoni dicevano di aver visto chiaramente tre globi che ruotavano nel cielo, quella notte, che un po’ si avvicinavano e un po’ si allontanavano tra di loro. Sarebbero atterrati - come vuole la narrativa sui dischi volanti - per ricaricarsi, prendendo energia dalla terra prima di sparire in cielo.

 


Purtroppo, anche questo avvistamento non ebbe un seguito «scientifico», ovvero non fu avvalorato da alcuna prova certa da parte degli esperti nazionali. Si fece invece pian piano avanti l’ipotesi - questa sì, abbastanza certa - che i tre globi luminosi che erano stati visti roteare, in senso orario, nei cieli dicembrini di quell’anno, altro non erano che i raggi laser di una discoteca, un richiamo che in quegli anni era parecchio di moda nei locali da ballo per i giovani e che, nelle notti limpide, crearono all’inizio più di qualche sogno sui marziani.

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