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paura a Bosco Chiesanuova

Si sprigiona gas tossico in piscina: malore per 25 persone, nove sono bambini

25 persone, tra cui nove minori, sono rimasti coinvolti per avere respirato i fumi
Intossicazione alle piscine di Bosco Chiesanuova (Pecora)

Oggi, venerdì 17, i vigili del fuoco sono intervenuti attorno alle 10 alla piscina Monti Lessini in località Carcaro, nel comune di Bosco Chiesanuova, per la fuoriuscita di una nube di cloro asfissiante dovuta probabilmente ad una errata miscelazione di alcune sostanze: 25 persone tra minori e adulti (nove i bambini) coinvolti per avere respirato i fumi.

I vigili del fuoco accorsi sul posto congiuntamente al personale del Suem 118, con il personale di prima partenza, il nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico e Radiologico), due pulmini e il funzionario di guardia, hanno coadiuvato le operazioni dei sanitari, accompagnando con i pulmini le persone con sintomi lievi in ospedale, mentre le altre sono state trasferite in ambulanza negli ospedali di Negrar, Borgo Trento e Borgo Roma.

 

L'AGGIORNAMENTO

Difficoltà a respirare e forte lacrimazione sono i sintomi riportati dagli intossicati, fra cui nove bambini d'età compresa fra i 3 e i 6 anni, provenienti da un asilo della Lessinia per un corso di nuoto. In ospedale anche il gestore della piscina.

Scattato l'allarme, tutti sono stati portati in ospedale: quattro in codice giallo, fra cui un bimbo, e gli altri in codice verde. Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, sono intervenuti i carabinieri di Bosco Chiesanuova, i vigili del fuoco, e lo Spisal dell'Ulss 9.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che all'origine dell'infortunio vi sia stato un errore umano durante le operazioni di rifornimento da parte di una ditta esterna di sostanze chimiche necessarie a mantenere l'acqua della piscina disinfettata e limpida, come hanno spiegato i vigili del fuoco.

 

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I pazienti sono rimasti in osservazione in ospedale per alcune ore: nel frattempo la piscina è stata chiusa e lo rimarrà «nel fine settimana e fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza», aggiunge l'ispettore Marchesini.

Ora diverse domande dovranno trovare una risposta: come sia potuto succedere che le due sostanze chimiche si siano mescolate, formando i vapori tossici; come questi si siano poi potuti diffondere dal locale tecnico alla piscina soprastante; se sia o meno stato rispettato il protocollo di sicurezza.

 

Intossicazione alla piscina di Bosco (Pecora)

 

AGGIORNAMENTO 18 MARZO ORE 19

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Lorenza Costantino

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