L'incidente nel quale sono rimaste intossicate 25 persone in una piscina a Bosco Chiesanuova, è stato causato, stando ai primi accertamenti dei vigili del fuoco, da un errore umano durante le operazioni di rifornimento, condotte da una ditta esterna, di sostanze chimiche necessarie a mantenere l'acqua della piscina disinfettata e limpida.
Spiega Paolo Marchesini, Iae dei vigili del fuoco (ispettore antincendiesperto): «Erano in corso lavori di manutenzione nel locale tecnico, collocato nel piano interrato della piscina. Per motivi da accertare, si è verificata la mescolanza tra l'acido solforico e l'ipoclorito di sodio. Due sostanze», aggiunge, «normalmente usate per il trattamento dell'acqua della piscina, ma che non devono mai "incontrarsi" fra loro».

E chiarisce: «Se ciò succede, come in questo caso, si sviluppano vapori di cloro. Un gas tossico che causa sintomi di gravità proporzionale alla sua concentrazione e alla durata dell'esposizione. Si va dalla difficoltà respiratoria fino, nei casi estremi, alla morte».