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ROMA CHIAMA VERONA

La parlamentare Vania Valbusa (Lega): «È urgente il casello di Castelnuovo sulla A4»

Già assessore a Valeggio sul Mincio, è nella commissione ambiente, territorio e infrastrutture della Camera. «Collettore del lago di Garda: avanti tutta»
Vania Valbusa, 34anni, dal 2018 è deputata della Lega
Vania Valbusa, 34anni, dal 2018 è deputata della Lega
Vania Valbusa, 34anni, dal 2018 è deputata della Lega
Vania Valbusa, 34anni, dal 2018 è deputata della Lega

Sbloccare la questione del casello di Castelnuovo del Garda sull’autostrada A4 Brescia-Padova. «È un’infrastruttura fondamentale per contribuire a sciogliere il traffico intenso nella zona del basso lago di Garda, ma l’iter si è inceppato da un paio d’anni e stiamo aspettando che si pronunci il Provveditorato alle opere pubbliche, a Venezia. Mi sto attivando per fare in modo che quest’opera, finanziata dalla società autostradale, veda la luce». Vania Valbusa, 34 anni, deputata della Lega dal 2018, è di Valeggio sul Mincio. Membro della commissione ambiente, territorio e infrastrutture della Camera, monitora in modo particolare i grandi progetti di opere pubbliche, o i cantieri già avviati, legati al territorio veronese.

 

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Onorevole Valbusa, che cosa sta facendo per il casello di Castelnuovo del Garda?
Ho incontrato il sindaco Dal Cero per approfondire la questione e nel giugno scorso ho presentato un’interrogazione per capire qual è il nodo su cui si è arenata. Intendo portare avanti un’azione politica, anche in commissione, per andarne in fondo. Quel casello è strategico e il territorio lo chiede.

 

Altri obiettivi su cui lavora?
Con altri colleghi del mio partito di Mantova, Cremona, Parma, sto facendo pressione sul Governo per completare l’autostrada Tibre, la Tirreno-Brennero, che va da Fontevivo, in provincia di Parma, arriva a Nogarole Rocca passando anche per Valeggio sul Mincio, Villafranca e Mozzecane. Sono cominciati i lavori solo in provincia di Parma, ma vanno proseguiti. Anche le Province interessate, fra cui quella di Verona, hanno presentato un documento al Governo per sollecitare la ripresa.

 

Collegamento ferroviario tra aeroporto Catullo e stazione di Verona Porta Nuova, ma anche con prolungamento verso il basso Garda: anche qui una infrastruttura da lungo tempo attesa, ma appunto attesa...Se ne sta occupando?
Ho presentato emendamenti e ordini del giorno, per monitorare sui programmi di opere strategiche di Rete ferroviaria italiana e anche dell’Anas.

 

I treni ad alta velocità e alta capacità sulla linea Brescia-Verona-Padova passeranno. Nel Veronese, a ovest, i cantieri ci sono già. Anche con criticità, in alcune zone delicate. Si sta interessando della questione?
Sì, in particolare ai problemi degli agricoltori della zona del santuario del Frassino, che sarà attraversata dalla Tav, e che in seguito a un’ordinanza non possono più attingere l’acqua del laghetto del Frassino, per irrigare. Mi sono incontrata con loro e sto portando all’attenzione del Consorzio di bonifica veronese l’idea di prendere acqua dal lago di Garda creando poi un sistema di riempimento del laghetto del Frassino. L’irrigazione è irrinunciabile.

 

Ha parlato di lago di Garda e di trasporti: ma ha qualche nuova idea in mente, da portare avanti in sede parlamentare e governativa, ma in collegamento con la sua zona?
Proprio quella di regionalizzare il trasporto sul lago di Garda, con i traghetti. Oggi la gestione è governativa, con una società che gestisce anche quello sul lago di Como e sul lago Maggiore, il che per me ha poco senso. La conduzione regionale, invece, porterebbe un migliore controllo delle tratte e un maggiore numero di corse. Questo tipo di trasporto, ricordo, consente anche di eliminare traffico sulle strade.

 

E il collettore del lago di Garda?
Sto seguendo il progetto e i finanziamenti, in particolare con la collega deputata del Pd Alessia Rotta. Anche se il Movimento 5 Stelle, che pure con noi della Lega e il Pd sostiene tra gli altri il governo Draghi, rema contro. Ma noi non molliamo, perché il collettore è indispensabile.

 

A proposito di coalizioni: lei, per il futuro, auspica una ricomposizione con il centrodestra, anche con Fratelli d’Italia che è all’opposizione di Draghi?
Certamente, perché questa esperienza di governo, con questa maggioranza, è legata a questa fase particolare, della pandemia, ma poi le differenze tra noi e gli altri partiti, di centrosinistra e il 5 Stelle, ci sono, su tanti temi. Con FdI, e con Forza Italia, partiti di centrodestra, ci sono invece convergenze maggiori.

 

Su che cosa?
Sull’immigrazione, in particolare quella clandestina, a cui noi siamo contrari, ma anche su temi etici come sul Ddl Zan, a cui siamo contrari, anche se in Forza Italia c’è stata qualche defezione nel contrastarlo. E quanto all’Europa, noi siamo identitari. Anche se siamo a favore dell’Unione Europea. E i soldi dell’Europa, per il nostro Piano di ripresa e resilienza, sono indispensabili e bisogna che arrivino in Italia.

Enrico Giardini

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