Deputata della Lega, eletta il 4 marzo, e mamma il 28 luglio successivo: il 2018 è stato l’anno d’oro per Vania Valbusa, 34 anni, parlamentare del Carroccio, membro della commissione ambiente, territorio e infrastrutture.
Dal 2014 al 2018 assessore all’ambiente e all’agricoltura del Comune di Valeggio sul Mincio, il suo paese, dopo essere stata consigliera dal 2009 al 2014. Nel 2019 candidata sindaca di Valeggio, non eletta.
Sposata, madre di una bambina, Vania Valbusa è entrata nella Lega nel 2007 ed era dei Giovani padani, di cui è stata responsabile per l’area Valeggio-Pianura Ovest. Diplomata in ragioneria, ha lavorato come impiegata in Provincia. Ammette che la sua vita romana, da parlamentare, «è tutta pianificata da altri. Io comunque mi impegno al massimo, poi dedico il resto del tempo alla famiglia e devo dire grazie ai nonni per l’aiuto che ci danno». Passatempi, dunque, con il contagocce, ma quel tanto che basta. «Amo il giardinaggio, che mi distoglie da tutti i pensieri, e poi sono appassionata di antiquariato e in particolare di mobili», dice la deputata leghista, che rivela di non amare il cinema e di guardare pochissima televisione.
Lettura? «Sì, cerco di ritagliarmi un po’ di tempo anche per quella e il mio autore preferito è Georges Simenon». Il “padre” del commissario Maigret, dunque...«Sì, anche se per il momento mi sono dedicata ad altri suoi libri e quello che mi è piaciuto di più finora è stato “Tre camere a Manhattan”. Ma arriverò anche a Maigret». Non nasconde la difficoltà di fare politica, per una donna, tanto più se mamma. Favorevole alle quote rosa? «Ora c’è l’alternanza di genere, nelle liste, ma non credo che se venisse tolta sarebbero di più le donne in politica. Comunque sono favorevole, alle quota rosa». Personaggi preferiti? «Tutte le persone significative che incontro».