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San Martino Buon Albergo

Per un medico in pensione arrivano due nuove dottoresse: duemila pazienti «salvati» dall'emergenza

«Attualmente possiamo accogliere, insieme, circa 2.000 pazienti, per cui possono sceglierci tutti coloro che avevano come medico il dottor Ferrari»
Da sinistra le dottoresse Linda Fattori e Lucia Luzi Crivellini con il dottor Francesco Ferrari
Da sinistra le dottoresse Linda Fattori e Lucia Luzi Crivellini con il dottor Francesco Ferrari
Da sinistra le dottoresse Linda Fattori e Lucia Luzi Crivellini con il dottor Francesco Ferrari
Da sinistra le dottoresse Linda Fattori e Lucia Luzi Crivellini con il dottor Francesco Ferrari

«Benvenuti a San Martino Buon Albergo, l’isola felice della sanità». Se si dovesse affiggere in questo periodo un cartello di accoglienza nei punti d’ingresso del paese, bisognerebbe sicuramente scriverci questa frase. Qui, infatti, a fronte del pensionamento di uno dei decani della medicina generale del paese, sono arrivate ben due nuove dottoresse. Una situazione che costituisce un fatto straordinario, visto che in buona parte del Veronese la sostituzione di chi lascia la professione è spesso una chimera, dato il perdurare della carenza di nuovi medici.

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L'innovazione portata dal dottor Ferrari

Ad aver appeso il camice al chiodo è stato, alla fine di gennaio, Francesco Ferrari. Ferrari, residente a Verona, ha svolto la professione a San Martino Buon Albergo per ben 41 anni. Laureatosi nel 1979, dopo aver lavorato per tre anni in ospedale, ha deciso nel 1982 di dedicarsi alla medicina generale a San Martino. Lo ha fatto prima con un proprio ambulatorio e poi, ad inizio degli anni Novanta, ha dato vita con alcuni colleghi a una delle prime medicine di gruppo del Veneto.

Si trova in via XX Settembre, in centro, e dal primo febbraio è formata da cinque medici, comprese le due nuove arrivate, ed è una delle due presenti a San Martino Buon Albergo. L’altra si trova in via Nazionale e di medici ne conta tre.

 

Passaggio di consegne

«Secondo quanto previsto dalla normativa, io avrei potuto andare in pensione già a fine 2022, ma questo avrebbe avuto come effetto il fatto che i miei pazienti rimanessero senza assistenza, perché in quel momento non c’era nessun collega pronto a prendere il mio posto», spiega il dottor Ferrari. Il pericolo di vedere i suoi 1.900 assistiti cercare un nuovo medico in un paese in cui i dottori presenti erano pressoché già al completo è stato scongiurato grazie ad un incastro studiato, oltre che provvidenziale.

 

Il passaggio di consegne

«Già lo scorso anno si erano fatte avanti due dottoresse intenzionate a dedicarsi alla medicina generale che, per questo, stavano cercando una struttura di gruppo a cui aderire», spiega il neopensionato.

Ferrari racconta che l’organizzazione della realtà in cui operava era piaciuta alle aspiranti incaricate e questo ha favorito l’organizzazione di un passaggio di consegne non traumatico. Ferrari ha così prolungato il proprio tempo lavorativo in attesa di poter passare il testimone alle nuove arrivate. Un passaggio che non è automatico, perché i pazienti devono scegliere formalmente il proprio nuovo medico, ma che comunque è semplice, visto che ci sono già delle professioniste disponibili.

 

Le due nuove dottoresse

Le nuove entrate hanno entrambe 27 anni e sono entrambe al primo incarico, ma hanno comunque già svolto sostituzioni. Si tratta di Linda Fattori, che vive da qualche tempo a Lavagno, la quale aveva fatto il proprio tirocinio proprio nella medicina di gruppo in cui è ora entrata come membro affiancata al dottor Mattia Foletto, e di Lucia Luzi Crivellini, che abita in città.

«Attualmente possiamo accogliere, insieme, circa 2.000 pazienti, per cui possono sceglierci tutti coloro che avevano come medico il dottor Ferrari», spiegano le due dottoresse. Fin dalla mattina del primo giorno in cui hanno preso servizio, il primo febbraio, entrambe hanno cominciato ad avere nuovi assistiti. Una mattina nella quale, a salutare il dottor Ferrari e ad augurare alle dottoresse Fattori e Luzi Crivellini buon lavoro, è arrivato in ambulatorio anche il sindaco Giulio Furlani.

Luca Fiorin

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