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Controlli e nuove regole

Lago di Garda, troppi B&B in nero: «Ora più controlli»

Federalberghi Garda Veneto, capitanata da Ivan De Beni, chiede maggiori controlli da parte dei Comuni, della Polizia locale e della Guardia di Finanza sul fenomeno delle “locazioni brevi non imprenditoriali”.
Turisti a Peschiera: sotto la lente d’ingrandimento le “locazioni brevi non imprenditoriali” Orietta Gaiulli  PeschieraLuca Sebastiano LaziseGiovanni Dal Cero CastelnuovoStefano Nicotra Torri
Turisti a Peschiera: sotto la lente d’ingrandimento le “locazioni brevi non imprenditoriali” Orietta Gaiulli PeschieraLuca Sebastiano LaziseGiovanni Dal Cero CastelnuovoStefano Nicotra Torri
Turisti a Peschiera: sotto la lente d’ingrandimento le “locazioni brevi non imprenditoriali” Orietta Gaiulli  PeschieraLuca Sebastiano LaziseGiovanni Dal Cero CastelnuovoStefano Nicotra Torri
Turisti a Peschiera: sotto la lente d’ingrandimento le “locazioni brevi non imprenditoriali” Orietta Gaiulli PeschieraLuca Sebastiano LaziseGiovanni Dal Cero CastelnuovoStefano Nicotra Torri

Locazioni turistiche alla ribalta sul lago di Garda. Il problema non è nuovo e ciclicamente torna alla ribalta sotto la pressione di Federalberghi Garda Veneto capitanata da Ivan De Beni che chiede maggiori controlli da parte dei Comuni, della Polizia locale e della Guardia di Finanza sul fenomeno delle “locazioni brevi non imprenditoriali”.

Già nel marzo scorso durante una seduta per il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svolta nella sala della Disciplina di Borgo Garibaldi a Bardolino, alla presenza del prefetto di Verona Donato Cafagna il presidente di Federalberghi aveva chiesto alla Finanza di controllare le attività d'affitto breve che «spesso si sottraggono alle normative in vigore sul turismo».

Pugno di ferro contro gli abusivi

A distanza di quasi un anno ha preso carta e penna e inviato ai primi cittadini della Riviera degli Olivi e del suo immediato entroterra una missiva per cercare di dare una stretta a un fenomeno in continua espansione. Nello specifico De Beni si appella ai suoi ex colleghi, lui che è stato sindaco di Bardolino dal 2009 al 2019, per proporre due linee d'azione: l'estensione della norma “Salva Venezia” anche sul Garda e l'intensificazione dei controlli sul sommerso delle locazioni turistiche.

In merito alla prima proposta - l'emendamento che dà ai Comuni la facoltà di predisporre un regolamento con cui stabilire un limite massimo al numero di immobili che possono essere affittati in forma non imprenditoriale e fissare una durata massima delle locazioni brevi - , i sindaci da noi interpellati rimangono sul vago anche per via di una emendamento poco conosciuto. Più dettagliate invece le risposte ricevute sui controlli messi in atto.

Furbetti della tassa di soggiorno

«Abbiamo sempre eseguito e continuiamo a fare i controlli sulle locazioni turistiche brevi», risponde Orietta Gaiulli primo cittadino di Peschiera. «Utilizziamo diverse tecniche a partire dal controllo dei rifiuti lasciati al di fuori delle abitazioni. In questo modo siamo riusciti a scovare più di una situazione di alloggio breve non registrato. Inoltre grazie al pagamento della tassa di soggiorno che avviene tramite un portale on-line siamo in grado di scoprire i furbetti. Come? Andiamo su booking vediamo quante case sono occupate a Peschiera e incrociamo le prenotazioni con la tassa di soggiorno di quel determinato spazio temporale. Capiamo se il locatore è onesto oppure no. Per carità non dico che abbiamo la situazione totalmente sotto controllo ma senza dubbio cerchiamo di tenere desta l'attenzione».

«Direi che siamo sul pezzo», continua Gaiulli che ammette il problema abitativo a Peschiera. «Le famiglie fanno fatica a trovare alloggio ma il Comune non ha armi per fermare la locazione turistica breve. Il proprietario ha facoltà di destinare come meglio crede la sua casa», conclude il sindaco di Peschiera. «È chiaro che bisogna impedire gli affitti turistici abusivi ma non penso che la mancanza di alloggi per i residenti derivi dall'aumento di appartamenti per le vacanze. La realtà è che gli affitti sono molto alti tanto che nel novanta per cento dei casi diventano inaffrontabili per le famiglie. Ovvio che il privato preferisce affidare la casa ai turisti a 1.000 euro alla settimana senza tanti problemi legati all'affitto lungo», ribadisce Luca Sebastiano sindaco di Lazise.

Domande incessanti da parte dei lavoratori

«Nel mio territorio insiste Gardaland e oltre confine c’è un ospedale: le domande di alloggi sono continue e incessanti soprattutto da parte di giovani lavoratori», interviene Giovanni Dal Cero, sindaco di Castelnuovo. «Chi possiede più abitazioni vuole trarre il massimo guadagno e non c'è di meglio che affidarsi alla locazione turistica. Tanto più se uno viene dall'esperienza di uno sfratto. Nemmeno dopo due anni riesce ad ottenere l'immobile libero. Per giunta non ricevendo un euro. Ci vogliono leggi più certe e normative del Governo più stringenti. Noi sindaci siamo disarmati», allarga le braccia Dal Cero che in merito ai controlli da parte della Polizia locale sostiene: «Ne abbiamo fatti più d'uno ed erogato sanzioni molto pesanti. Siamo risaliti alle locazioni non registrare attraverso la pubblicità via internet».

Chi da tempo controlla palmo a palmo il suo territorio per eliminare forme di abusivismo nelle locazioni brevi è Stefano Nicotra, “sceriffo”, pardon sindaco di Torri del Benaco. «Già da due anni stiamo controllando a tappeto l'area comunale anche in collaborazione con la Guardia di Finanza di Bardolino. Seguiamo anche le segnalazioni che giungono in Comune tanto che spesso i casi d'alloggio turistico abusivo sono collegati ad abitazioni non a norma a livello edilizio. La situazione è sotto controllo anche se i casi più curiosi arrivano dai proprietari di seconde case che affittano per brevissimi periodi. Come li scopriamo? Fanno festa fino a notte fonda ed ecco che arriviamo e scoperchiamo il vaso», si congeda Nicotra. •.

Stefano Joppi

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