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L'iniziativa solidale

La «pizza per Beatrice» va a ruba: raccolti 3.300 euro per le cure

Bullio mostra la cifra raccolta per la piccola Beatrice
Bullio mostra la cifra raccolta per la piccola Beatrice
Bullio mostra la cifra raccolta per la piccola Beatrice
Bullio mostra la cifra raccolta per la piccola Beatrice

Ottimo successo della «Pizza per Beatrice», organizzata a Torri da Alberto Bullio in collaborazione con Un Sorriso Solidale di Malcesine e col sindaco di Torri, Stefano Nicotra, grazie alla quale arriveranno 3 mila e 300 euro per le cure della bambina.

 

«La serata di sabato (19 dicembre) è stata bellissima», ha raccontato il titolare del ristorante e pizzeria «del Porto» a Torri, «visto che oltre trecento persone hanno ordinato pizza e bibita al prezzo politico di 10 euro: sapevano che il ricavato sarebbe andato alla famiglia di Beatrice per le sue cure. Abbiamo dovuto rifiutare svariate decine di ordinazioni che avrebbero portato, credo, a circa 400 il numero delle pizze perchè, per problemi logistici, non saremmo riusciti a consegnarle. Anzi, mi scuso se qualche ritardo c’è stato nelle consegne a domicilio ma abbiamo impiegato 20 volontari in un territorio da Bardolino a Navene fino a Caprino e Albarè».

 

Parla di «ottimo successo che ha messo in luce la voglia di aiutare chi sta lottando contro una patologia come la nostra Beatrice (la bambina che, da quando è nata, sta cercando di rendersi autonoma nel cammino con particolari fisioterapie), e chi ha problemi economici», Martina Gasparini.

 

«Alberto Bullio già da due anni si è impegnato con noi per questo progetto di cure per Beatrice organizzando cene solidali sotto il tendone del Natale tra gli Olivi di Garda. Numerosi cittadini hanno inoltre risposto a questa iniziativa dando contributi direttamente a Un Sorriso Solidale tramite il nostro conto corrente (l'Iban, con causale «Per Beatrice», è: IT66B0503459771000000000875). Credo», ha concluso Gasparini, «che ci siano stati anche bambini perchè abbiamo ricevuto bonifici pure da 10 euro: un gesto che vale moltissimo perché, chi lo ha fatto, ha voluto contribuire secondo le proprie possibilità».

 

A Bullio, oltre che il grazie da parte della mamma di Beatrice che lo ha contattato appena ha saputo della serata, resta anche il merito di avere inventato la «pizza sospesa»: questa forma di solidarietà, almeno sulla riviera scaligera del Garda, finora non si era mai vista. 

 

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Gerardo Musuraca

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