<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Le immagini

Dal Garda l'avvistamento dei satelliti Starlink

Una scia di puntini luminosi ha fatto capolino, nella notte di sabato 8 maggio, anche nei cieli dell'alto Garda scaligero, oltre che in quello trentino.

A dare la notizia è stata Lorena Pinamonte che, assieme al suo amico e collega albergatore di Brenzone, Alessandro Squarzoni, ha notato in cielo questo bagliore di «piccoli tondini bianchi, posti in fila indiana quasi fosse un mille piedi dei cieli», come hanno detto da Brenzone.

Ma di che si tratta? Del «solito» extraterrestre che, periodicamente, alcuni sostengono faccia capolino nei cieli del Garda e che mette in allerta astrofili, complottisti e pseudo-intenditori di galassie? Oppure dei parenti più piccoli e luminosi del notissimo E.T.? Pare, purtroppo, nulla di tutto ciò.

Con molto meno mistero e molte più prove materiali pare si tratti di alcuni piccoli satelliti lanciati in orbita dal miliardario Elon Musk. O almeno così sostengono dal Trentino, nei cui cieli pure i «puntini luminosi» sono rimasti ben visibili, nella notte di sabato 8 maggio. «Si tratta di satelliti artificiali per le telecomunicazioni, di per sé nulla di sconosciuto», ha commentato alla stampa trentina l’esperto del Muse, il Museo delle Scienze di Trento, Christian Lavarian, «in particolare i satelliti Starlink di SpaceX, l’azienda di Elon Musk, possono essere osservati già da un paio di anni».

 

La scia luminosa nel cielo
La scia luminosa nel cielo

 

La particolarità di questi satelliti sta nel fatto che vengono lanciati con un razzo tutti assieme, a grappolo. «Quelli di Musk sono satelliti molto piccoli e possono essere lanciati anche 10 o 20 alla volta, poi entrano in orbita attorno alla Terra e per un po’ di tempo rimangono molto vicini fra loro. Per questo, quando li osserviamo in cielo, si vedono una serie di puntini luminosi l’uno attaccato all’altro», hanno proseguito dal Muse. L’azienda del miliardario Musk sta mandando in cielo centinaia di satelliti che saranno utilizzati per internet globale, cioè per coprire aree che non hanno accesso alla rete ad alta velocità e il sistema dovrebbe inoltre servire per porre le basi anche per creare una nuova rete Gps. «C'è un problema di inquinamento del cielo che viene preso molto seriamente», ha chiuso Lavarian, «tanto che SpaceX ha recepito una serie di indicazioni e, per questo, sta modificando le prossime generazioni di satelliti affinché siano meno riflettenti».

Insomma: l'uomo non si smentisce mai e riesce a gettare rifiuti ovunque, anche nello spazio. Cose che poi nessuno «scavenger», cioè spazzino spaziale, sarà mai in grado di rimuovere. Ma ci sarà invece anche la necessità, come è accaduto nei giorni scorsi per i resti del razzo cinese ripiombato sul pianeta attualmente abitato dalla razza umana, di dover cercare di capire dove questi pezzi potrebbero cadere, visto che ricevere in testa una pioggia di satelliti potrebbe non essere esattamente salutare. «Ma soprattutto», come ironizzano dall'alto Garda gli avvistatori, «per questo genere di pioggia potrebbe non essere sufficiente un ombrello».

Gerardo Musuraca

Suggerimenti