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Mulettista indagato per la morte di Percali

C'è una persona iscritta sul registro degli indagati per la morte dell'autista vicentino Stefano Percali, avvenuta martedì scorso (3 marzo), nella ditta «Mec Tronic» di Colognola ai Colli. È l'uomo che manovrava il muletto quando Percali stava iniziando le operazioni di carico della merce sul suo camion. È indagato per omicidio colposo. L'autista cinquantenne della «Salvagnini» di Sarego è stato schiacciato dal carrello elevatore e, nonostante l'allarme immediato lanciato dai dipendenti dell'azienda di Colognola, per lui non c'è stato nulla da fare. L'iscrizione nel registro degli indagati dell'operatore che guidava il muletto è utile ai magistrati che coordinano le indagini per portare a termine tutti gli accertamenti. Il pubblico ministero ha ricevuto nei giorni scorsi le relazioni dei tecnici dello Spisal e dei carabinieri di Colognola, intervenuti subito dopo l'infortunio mortale per compiere i rilievi e raccogliere le testimonianze. Intanto, a una settimana dal tragico incidente, verranno celebrate le esequie dello sfortunato autista, che ha lasciato una moglie originaria di Cologna, Yvonne Scevaroli (già segnata dalla tragica perdita del padre in tenera età), e due figli piccoli, uno di 7 anni e l'ultimogenito di soli 8 mesi. Nei giorni scorsi è giunto il nulla osta del magistrato veronese per la sepoltura di Percali. A seguito delle disposizioni regionali e diocesane sul Coronavirus, tuttavia, le esequie saranno celebrate in forma privata nel Duomo di Lonigo oggi (10 marzo), alle 15. Le offerte raccolte verranno devolute alla scuola dell'infanzia «Madre Teresa di Calcutta» di Lonigo. I familiari, distrutti dalla tragedia, hanno trovato la forza per ringraziare nell'epigrafe quanti sono stati loro vicino. •

P.B.

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