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ACQUA INQUINATA E SALUTE

«Il Pfas nel sangue di chi vive nella zona rossa si è dimezzato dopo quatto anni dalle ultime analisi»

Relazione della dottoressa Russo in aula a Vicenza durante il processo Miteni
In aula. La dottoressa Francesca Russo ha testimoniato a Vicenza
In aula. La dottoressa Francesca Russo ha testimoniato a Vicenza
In aula. La dottoressa Francesca Russo ha testimoniato a Vicenza
In aula. La dottoressa Francesca Russo ha testimoniato a Vicenza

Cala la percentuale di Pfas nel sangue dei residenti nella zona rossa. Lo ha detto la dottoressa Francesca Russo, responsabile del dipartimento di Prevenzione della Regione, rispondendo alle domande dei pubblici ministeri Barbara De Munari e Roderich Blattner durante l’udienza del processo in corso al tribunale di Vicenza.

La dottoressa Russo ha ricordato che nel 2017 la Regione ha avviato un monitoraggio per verificare lo stato di contaminazione e la salute di 85mila persone che vivono nella zona rossa, che comprende anche 13 Comuni del Basso ed Est Veronese. La prima fase di tale monitoraggio non si è ancora conclusa in alcune aree, anche nel Veronese, ma nonostante questo ci sono già stati 2.623 residenti che si sono sottoposti a nuove analisi quattro anni dopo le prime.

«È emerso che i Pfas presenti nel loro sangue sono diminuiti in media di oltre il 50 per cento», ha affermato la dirigente. Russo ha poi precisato che i valori delle sostanze perfluoro-alchiliche sono ancora almeno quattro volte più alti di quello considerato limite. Nel corso della sua testimonianza, che dovrà continuare per rispondere alle domande delle parti civili e delle difese, Russo ha mostrato anche i risultati di altri studi.

Rispetto al resto del Veneto, la popolazione della zona rossa ha dimostrato, tra il 2007 e il 2014, un eccesso di mortalità per cardiopatia ischemica del 21 per cento nei maschi e dell’11 per cento nelle femmine, un aumento, nei maschi, di malattie cerebrovascolari del 19 per cento, un incremento di diabete mellito pari al 25 per cento e di demenza del 14. Le persone esposte alla contaminazione hanno un’incidenza superiore alla media regionale anche per l’ipertensione arteriosa (+22 per cento nei maschi e + 20 nelle femmine), la dislipidemia (+15 per cento nei maschi e +12 nelle femmine) e per le malattie tiroidee (+17 per cento nei maschi e +12 nelle femmine).

Le gestanti in area rossa hanno evidenziato, tra il 2003 e il 2015, un aumento di casi di pre-eclampsia del 49 per cento, di diabete gestazionale del 69 e c’è stata una crescita del 30 per cento di bambini con basso peso alla nascita. Il processo si tiene davanti ad una corte d’Assise presieduta dalla giudice Antonella Crea, vice Chiara Cuzzi. Vi sono imputati 15 manager dell’azienda chimica Miteni di Trissino e delle multinazionali Icig e Mitsubishi Corporation che ne hanno detenuto la proprietà. Sono accusati di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari. La prossima udienza sarà il 7 aprile

Luca Fiorin

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