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A Monteforte

Travolto e ferito da un cinghiale mentre cammina in collina

L’impronta del cinghiale
L’impronta del cinghiale
L’impronta del cinghiale
L’impronta del cinghiale

La passeggiata della domenica pomeriggio di un quarantenne montefortiano finisce all’ospedale: caricato da un cinghiale, un podista guadagna dodici punti di sutura ad una gamba e, dai sanitari del Fracastoro, una prognosi di dieci giorni. È successo ieri pomeriggio, poco prima delle 16, lungo la strada di collina che a Monteforte d’Alpone conduce in località Ponsara.

«Stava passeggiando tenendo lo sguardo verso il basso e ad un certo punto ha sentito gridare le persone che camminavano dietro di lui. Non ha avuto il tempo di alzare lo sguardo che si è trovato sulla traiettoria del grosso animale che lo ha speronato e ferito». Lo racconta il sindaco Roberto Costa che ieri sera ha chiamato il concittadino per accertarsi delle sue condizioni. «Ho avuto la sensazione che queste domeniche quasi primaverili unite alle limitazioni stessero portando moltissima gente a camminare sulle colline e per questo oggi (ieri per chi legge, ndr) con l’assessore Alberto Speri abbiamo girato in lungo e in largo per verificare. Sembrava la Montefortiana», conferma, «ma non ho visto nessuno senza mascherina o assembrato. Avevamo deciso di girare anche perché l’episodio di sabato aveva aggiunto un’altra preoccupazione».

 

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Sabato mattina, infatti, un grosso esemplare era stato visto attraversare di corsa via XX Settembre, lungo la strada provinciale 17, fortunatamente senza trovare nessuno lungo la sua traiettoria. «Domani mattina (oggi, ndr) invierò alla Polizia provinciale la richiesta di inserire anche Monteforte nell’area di cattura di questi animali. Fino ad oggi pensavamo che fossero più presenti in alta valle ma, data la situazione, oggi abbiamo un pericolo». Prima degli ultimi due giorni, c’erano stati qualche segnalazione e, un anno fa, un incidente: a dicembre un cinghiale aveva tagliato la strada ad un’auto che stava percorrendo via Novella, ai piedi della collina. Anche in quella occasione i due ragazzi protagonisti del sinistro che danneggiò seriamente l’auto parlarono di un grosso esemplare.

«Secondo me è sempre lui, è Bingo Bongo», dice sicuro Giampaolo Tessari, cacciatore montefortiano con abilitazione da cinghialaio. «Noi cacciatori lo abbiamo battezzato così perché è davvero imponente. Credo abbia sei o sette anni, come minimo pesa 120 chili e credo dorma nel boschetto di località Riondo. È in giro da almeno un anno», spiega l’uomo, «e lo scorso anno mi avvicinai al boschetto assieme ai miei cani che vennero aggrediti dall’animale». Ieri mattina Tessari era uscito a caccia: «In Val dell’Acqua avevo trovato almeno una decina di impronte di cinghiali di tutte le dimensioni, piccoli compresi. Ho trovato anche quella di Bingo Bongo e l’ho fotografata: poi, nel pomeriggio, ci sono tornato con mio figlio di cinque anni per fargliela vedere». È stato così che continuando nel suo giro si è imbattuto nel podista ferito. «C’era una donna che gli aveva fasciato la gamba all’altezza della tibia e, siccome avevo la macchina, mi sono offerto di caricarlo per accompagnarlo all’ospedale, ma era già stata chiamata l’ambulanza. Bingo Bongo? Più tardi è stato nuovamente avvistato vicino all’abitato, in paese». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Dalli Cani

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