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Potrebbe essere l'unico in Italia

Test di Medicina, uno studente veronese registra il punteggio massimo: un record che non si vedeva da anni

In attesa della classifica: Marco Zenari, 19enne di Mezzane di Sotto, potrebbe essere l'unico in Italia ad aver risposto giusto a tutti i 90 quesiti
Futuro medico. Marco Zenari, 19 anni, di Mezzane di Sotto
Futuro medico. Marco Zenari, 19 anni, di Mezzane di Sotto
Futuro medico. Marco Zenari, 19 anni, di Mezzane di Sotto
Futuro medico. Marco Zenari, 19 anni, di Mezzane di Sotto

In una tornata d'esame più difficile del solito, dove le performance sono risultate inferiori rispetto alle annate precedenti (la soglia minima per l'ingresso all'università prescelta, 33.9, non è mai stata così bassa) e si registra un boom di non idonei, lui è riuscito a completare la prova senza errori, totalizzando al test d'ingresso a Medicina il punteggio più alto possibile e il migliore registrato a Verona: 90 su 90. 

Un esame da incorniciare, quello del diciannovenne Marco Zenari, di Mezzane di Sotto. L'ennesimo per lui, che si è diplomato poche settimane fa con 100 e lode al liceo scientifico Copernico di San Michele. Se sia l'unico candidato in tutta la nazione ad aver raggiunto questo straordinario risultato lo si saprà con certezza domani, dopo la pubblicazione della graduatoria di merito. 
Ma dall'elenco dei punteggi ordinati per codice etichetta (il codice individuale assegnato il giorno della prova) sembrerebbe lui il futuro camice bianco più bravo d'Italia, il solo ad aver messo a segno il massimo in tutti i 60 quesiti. 

Un record che da anni mancava a livello nazionale

Un record che non si registrava da qualche anno, né qui né altrove. Zenari era fra i 785 aspiranti medici che il 6 settembre scorso hanno sostenuto il test al Polo Zanotto e tra i 1.131 che hanno indicato l'ateneo scaligero come prima preferenza. Con 225 posti in palio, era un terno al lotto. Ma il punteggio che ha ottenuto, superando 56.774 coetanei di tutto il Paese, gli assicura un posto in prima fila.

«Sentivo di aver fatto una buona prova, anche se non ero sicuro di aver risposto correttamente a tutte le domande» commenta lui, con soddisfazione. «Il segreto? Rimanere tranquillo. Ma a parte questo, devo tutto alla preparazione che mi hanno dato i miei insegnanti del liceo, che ringrazio di cuore». 

Studente «eccellente» con la passione per le materie scientifiche

Marco è uno degli studenti eccellenti che abbiamo intervistato questa estate per essere stati promossi alla maturità con il massimo dei voti, più la lode. In quell'occasione ci aveva anticipato il suo desiderio di studiare Medicina, una passione nata dall'amore per le materie scientifiche.  «Mi piace capire come funzionano le cose e cercare soluzioni quando funzionano male. La medicina permette di applicare a tutto questo anche un aspetto profondamente umano, quello della cura e dell'aiuto», ci aveva raccontato.

Quel sogno è sempre più vicino ad avverarsi e comprensibilmente il giovane non sta più nella pelle.  «Non vedo l'ora di iniziare i corsi. Ci sono tanti aspetti che voglio approfondire. Non ho ancora le idee del tutto chiare sulla strada da intraprendere, ma in questo momento sono interessato soprattutto a immunologia, neurologia, endocrinologia. Mi piacerebbe anche occuparmi di medicina associata all'attività fisica, all'alimentazione e al benessere del corpo. La società invecchia ed è sempre più sedentaria, perciò lo ritengo un ambito strategico». 

Il futuro è qui o all'estero?

«Dipende dalle opportunità che si presenteranno. Non escludo nulla», dice. Per questo gli riproponiamo il tema della penuria di camici bianchi e della difficoltà d'accesso alla professione. Sul numero chiuso, se sì o no, è convinto: «La carenza di medici è grave, perciò sarei favorevole all'abolizione del test d'ammissione, che rischia di precludere l'accesso a chi è davvero molto appassionato, ma per svariati motivi può sbagliare la prova». «Però», prosegue Marco, «è difficile aprire in maniera indiscriminata se le università non hanno a disposizione le risorse economiche e materiali necessarie a far studiare tutti quelli che fanno domanda».

Quest’anno, tra l’altro, il test di Medicina ha subito una modifica importante: i quesiti erano sempre 60 ma nella distribuzione dei pesi è stato dato più spazio alle materie disciplinari e meno alla logica e alla cultura generale.  Gli studenti hanno avuto 100 minuti di tempo per rispondere a 4 quesiti di competenza di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 di ragionamento logico e problemi, 23 sono stati i quesiti di biologia, 15 di chimica, 13 di fisica e matematica.  Forse questi elementi hanno reso più ostico il superamento della prova. 

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Laura Perina

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