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In Borgo Nuovo

Scritte omofobe cancellate (parzialmente) da Amia. Benini: «Intervento richiesto dalla minoranza, questo la dice lunga...»

Scritte omofobe parzialmente cancellate da Amia a Borgo Nuovo
Scritte omofobe parzialmente cancellate da Amia a Borgo Nuovo
Scritte omofobe parzialmente cancellate da Amia a Borgo Nuovo
Scritte omofobe parzialmente cancellate da Amia a Borgo Nuovo

Le ignobili scritte omofobe comparse sul marciapiede di Borgo Nuovo, davanti alla sede staccata delle scuole Sanmicheli, sono state parzialmente coperte da Amia. A sollecitare l'intervento è stato il capogruppo del Partito Democratico in Comune a Verona, Federico Benini. 

«C’è una parte di questa città che non vuole cambiare», tuona Benini, «ma che anzi, vuole proseguire l’opera dell’amministrazione uscente di Sboarina di trasformare Verona da città aperta, inclusiva e solidale in una città chiusa, dominata dalle false credenze dei preconcetti, che esclude ed emargina. E il fatto che Amia in questo caso sia stata mobilitata da un consigliere di opposizione la dice lunga di quale parte politica stiamo parlando», sottolinea il consigliere.

Il caso finisce anche in regione: «Le scritte omofobe a Verona, gesto vigliacco da censurare. La politica si assuma le sue responsabilità», dichiara la  consigliera regionale Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle che esprime «la netta condanna dell'accaduto e auspico una risposta pronta e unanime da parte delle istituzioni, oltre che delle forze dell'ordine che spero possano identificare quanto prima gli autori di questo gesto esecrabile. Invito tutti a non definirlo un episodio isolato e nessuno provi a minimizzare», aggiunge.

La Baldin identifica anche delle responsabilità in ambito politico e attacca: «C'è un problema anzitutto culturale e la politica ha grosse responsabilità. Penso a partiti come Fratelli d'Italia e la Lega, che in questi anni hanno amministrato Verona e il Veneto e troppo spesso hanno dato la sponda a messaggi e contenuti omofobi. Nella nostra regione invece ciascuno dev'essere libero di essere sé stesso e amare chi vuole», conclude.

«Apprendiamo dalla stampa, che appena 24 ore dopo la Giornata Mondiale contro l’Omofobia è apparsa la scritta “LGBTQ MOR*TE” fuori da una scuola superiore di Verona. Un atto minatorio e contro le persone LGBT+ che noi condanniamo fermamente. A quanto pare, però, sembriamo gli unici a non voler prevenire concretamente questi avvenimenti», dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay - LGBT+, Solidale Ambientalista, Liberale denunciando che «oggi, nelle scuole italiane ci sono solo circolari che suggeriscono di fare formazione contro odio, discriminazioni e bullismo. Questo perché non esiste una Legge in merito». 

 

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