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Suo il negozio di stampe e libri antichi in via Sciesa

Alberto Perini di nuovo attore: fa il prete con la Sandrelli e sbarca al festival di Venezia

L’antiquario Perini nei panni del prete nel film «Acqua e anice» che partecipa al Festival di Venezia
L’antiquario Perini nei panni del prete nel film «Acqua e anice» che partecipa al Festival di Venezia
L’antiquario Perini sul grande schermo

Non c’è due senza tre, recita un vecchio adagio. E con il film «Acqua e anice», Alberto Perini, 54 anni, libraio antiquario, suo lo storico negozio di stampe di via Amatore Sciesa che aveva fondato il padre, ha completato il cameo, un tris delle sue brevi apparizioni in un film. E questa volta arriva al Festival di Venezia. Il lavoro della veronese K+, fondata nel 2007, con più di 15 anni di esperienza "dietro le quinte" sui set di film, serie TV, pubblicità e shooting fotografici, sbarca in laguna. Perini si definisce una mascotte della K+.

È iniziato tutto con «Finché c'è Prosecco c'è speranza» (2017), di Antonio Padovan, è proseguita con «Si Muore Solo Da Vivi» (2020), di Alberto Rizzi ed ora è la volta di «Acqua ed anice», con la regia di Corrado Ceron. «Le mie sono apparizioni di pochi secondi», minimizza Perini, «in questo caso faccio il prete. Compaio dietro a Stefania Sandrelli, una grande professionista. Era nato tutto con “Finchè c’è Prosecco c’è speranza», spiega Perini, «avevo fatto l’assistente personale dell’attrice Liz Solari, dalle lezioni di yoga alla preparazione della tisana, e ci eravamo divertiti tutti, così mi è stato chiesto di fare la stessa cosa con Amanda Lear, ma poi il regista ha pensato, visto che serviva un maggiordomo anche nel film di non prendere un altro attore e di farlo fare a me. La mia unica battuta era stata “come posso aiutarla?“, una frase che ripeto decine di volte in negozio», Perini compare in eccentrica livrea fucsia e racconta che la Lear era disponibilissima, loquace e piena di energia nonostante gli ottant’anni.

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«Ora chiudo il cameo con la Sandrelli, Silvia D’Amico, Paolo Rossi, Luisa De Santis, Vito. Due volte su tre, davanti alla telecamera. Esce nelle sale il 29 settembre». L’8 il film verrà presentato alla Mostra del cinema: «Sandrelli riceverà anche il premio Pietro Bianchi alla carriera, vederla lavorare è stato molto emozionante è una grande arista». Il “road movie da balera” racconta la storia di Olimpia, una leggenda del liscio che a 70 anni suonati decide di rimettere in strada il furgone della sua orchestra: stavolta, però, non si tratta di partire in tournée, ma di intraprendere un viaggio dalle persone che l’hanno amata e nei luoghi che l’hanno resa una star. Con lei, una giovane donna, Maria, timida e impacciata, appena ingaggiata per farle da autista». «Avevo frequentato la scuola di teatro di Paolo Valerio, mai avrei pensato di fare l’attore, debbo dire che l’esperienza in questo mondo mi è molto piaciuta, mi ha conquistato, chissà». Nel frattempo si prepara per Venezia e la serata che lo vedrà tra i protagonisti. Il primo di settembre esce su Netflix il film "Love in the villa" girato a Verona e Perini aveva arredato il set con le stampe di Romeo e Giulietta e venduto il libro di Shakespeare che legge la protagonista e che la spinge a venire a Verona. Ed in precedenza sempre dal negozio di Perini erano uscite le stampe del set di "Chiamami col tuo nome" di Guadagnino e "Letters to Juliet" sempre girato a Verona. Quasi che da quel negozio che custodisce capolavori inestimabili partano magie. «E per l’anno prossimo ci hanno chiesto una collaborazione per il remake de "Il talento di Mr Ripley», conclude sornione Perini.

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Alessandra Vaccari

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