<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Libri antichi, mappamondo e altri cimeli
La libreria Perini «arreda» il set dei film

I fratelli Perini mostrano libro e mappamondo utilizzati nei filmUn’immagine della libreria Perini di via Sciesa
I fratelli Perini mostrano libro e mappamondo utilizzati nei filmUn’immagine della libreria Perini di via Sciesa
I fratelli Perini mostrano libro e mappamondo utilizzati nei filmUn’immagine della libreria Perini di via Sciesa
I fratelli Perini mostrano libro e mappamondo utilizzati nei filmUn’immagine della libreria Perini di via Sciesa

La prima volta fu con Letters to Juliet. Alla produzione americana che girò a Verona il film tratto dal romanzo di Lise e Ceil Friedman, la Libreria Antiquaria Perini prestò diversi suoi pezzi per arredare la camera da letto della protagonista, la redazione, il ristorante. «Ci piacque il loro effetto sul set», ricordano i fratelli Perini, Alberto e Marcus. Poi arrivò L’ultimo Desiderio, di prossima uscita, altro film che porta la firma, questa volta come produttore, della K+ di Nicola Fedrigoni della dinastia delle cartiere scaligere, e diretto da Antonio Padovan.

Dalla Libreria Antiquaria hanno preso in prestito altri oggetti antichi per allestire la villa del conte Desiderio, la cui passione per il vino si intreccia con la storia del poliziotto Stucky interpretato da Battiston. «Il nobiluomo trevigiano ama il vino quanto i libri che ne parlano, e la K+ con cui avevamo collaborato in Letters to Juliet ci ha chiesto vecchi volumi che avessero come tema il vino», racconta Alberto Perini, mostrando i libri che hanno recitato sul set.

«Sono opere antiche, raccontano di vite e vino; gli attori, sia il conte che le ragazze ospiti nel film della casa padronale, hanno sfogliato con la massima cura».

Ora è il regista Luca Guadagnino a riportare alla ribalta altri cimeli della libreria veronese. Un mappamondo degli anni ’40, un libro dell’800 sull’Italia, una cartografia gigante saranno i pezzi avranno la loro parte nel film Chiamami con il tuo nome, che il regista di A Bigger Splash o Io sono l’amore ha sceneggiato con James Ivory.

«Conoscemmo Guadagnino nel 2011 quando allestì il Falstaff al Filarmonico. Amava girare per le vie della città, e scoprì nel nostro negozio una fonte inesauribile di oggetti ideali per le sue scenografie», continuano dalla libreria, senza nascondere la legittimata soddisfazione di chi mette in vetrine opere di valore. «La casa che ha trovato nel cremasco era completamente vuota, e per portarla ai fasti descritti nel libro ci ha chiesto un nostro parere».

Il peso del sapere e l’odore di polvere dei libri antichi, il fascino ed il mistero delle vecchie carte geografiche, hanno lasciato per qualche settimana il negozio di via Sciesa per impreziosire la pellicola tratta dal romanzo Andrè Aciman in cui i protagonisti, un giovanissimo colto ligure e uno studente di New York, passano l’estate a discutere proprio di film e di libri.

«Purtroppo non sono ancora pronti nemmeno i trailer per il lancio del film, e siamo già curiosi di scoprire, scena dopo scena, la collocazione dei nostri oggetti, e l’effetto che faranno sulla scena. Io e mio fratello siamo orgogliosi di queste collaborazioni con registi di grande valore che scelgono i nostri oggetti per i loro film».

Non ci saranno i cimeli della Libreria Antiquaria nel remake di Suspiria. «Guadagnino ci ha infatti confidato di aver trovato un albergo a Varese perfetto per l’ambientazione friburghese del film, e per gli anni ’70. Epoca troppo recente perchè trovino un ruolo i nostri oggetti».

Anna Perlini

Suggerimenti