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Festa della Repubblica

«2 Giugno, un giorno che è anche segno
di speranza, di ritorno alla normalità»

Alle 10 la cerimonia in Bra
Cerimonia del 2 giugno 2020 (Marchiori)
Cerimonia del 2 giugno 2020 (Marchiori)
Cerimonia 2 giugno 2020 (Marchiori)

Una cerimonia sobria ma, sottolinea il sindaco Federico Sboarina, «ricca di significato» quella di stamattina al monumento di Vittorio Emanuele in piazza Bra per la Festa della Repubblica che cade alla vigilia della riapertura dei confini regionali dopo l’emergenza Covid. Una cerimonia contenuta, rispetto agli anni passati.

 

Niente assembramenti, come dettano le norme di prevenzione del contagio. Alle 10, per l’alzabandiera, in piazza non c'erano i plotoni delle Forze Armate. Ma,  su invito, alcuni rappresentanti delle istituzioni cittadine.

 

All’alzabandiera, accompagnato dalle note dell’inno nazionale, sono seguiti gli interventi del sindaco Sboarina e del prefetto Donato Cafagna. Infine è stato letto il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Diversamente da quanto era stato previsto in un primo momento, niente cerimonia dell’ammainabandiera nel pomeriggio.

 

«Il 25 aprile, in piena emergenza Covid-19 abbiamo dovuto limitarci alla deposizione di una corona di fiori», osserva Sboarina, «il fatto ora che possiamo tornare a celebrare, sia pure in modo ridotto, «una ricorrenza così sentita da tutti gli italiani è un segno di speranza, di ritorno a una nuova normalità».

 

Festa della Repubblica in piazza Bra (foto Marchiori)
Festa della Repubblica in piazza Bra (foto Marchiori)

 

Durante il consueto appuntamento in streaming da Palazzo Barbieri, il sindaco ha ricordato l’appuntamento di stasera alle 20.35, su Rai 1, «quando tutta Italia sarà collegata con Verona». Dopo il tg della sera, infatti, andrà in onda la performance del tenore Vittorio Grigolo, registrata qualche giorno fa nell’anfiteatro scaligero. «In tutte le case», sottolinea Sboarina, «risuonerà il Canto degli Italiani e tutto il Paese potrà festeggiare cantando l’inno nazionale accompagnato dalle immagini dell’Arena, spoglia, in tutta la sua bellezza e sarà affascinante rivedere il nostro anfiteatro ancora una volta su un palcoscenico nazionale».

 

La ricorrenza odierna è stata istituita per ricordare il referendum istituzionale, celebratosi il 2 e 3 giugno 1946, che, dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, sancì il passaggio dalla monarchia all’attuale sistema repubblicano. Quella del 1946, tra l’altro, fu la prima volta che in Italia si svolse una votazione a suffragio universale, rivolta a tutti i cittadini e le cittadine che avevano raggiunto i 21 anni di età.

 

VIVA L'ITALIA, l'editoriale del direttore Maurizio Cattaneo

 

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Enrico Santi

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