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Criticate le violenze in città

La lettera di 72 sindaci veronesi: «Prorogare l'orario di apertura dei locali»

La protesta in piazza Bra (foto Marchiori)
La protesta in piazza Bra (foto Marchiori)
La protesta in piazza Bra (foto Marchiori)
La protesta in piazza Bra (foto Marchiori)

«Prolungare gli orari di bar e ristoranti, che per il dpcm devono chiudere alle 18».

È la richiesta sottoscritta da 72 sindaci dei Comuni veronesi (al momento non è noto chi siano i 26 che hanno deciso di non aderire) che hanno siglato la lettera di Confcommercio, indirizzata al Governo, che esprime il malcontento per la chiusura decisa dal decreto del 25 ottobre.

 

Il testo era stato condiviso dal Presidente della Provincia Manuel Scalzotto, su invito della stessa Confcommercio e del Sindaco di Verona Federico Sboarina, nella videoconferenza di lunedì tra tutti i primi cittadini scaligeri, convocata per approfondire le indicazioni contenute nell’ultimo Dpcm. Il termine per le adesioni era fissato per ieri sera, giovedì 29 ottobre.

 

Sugli scontri di mercoledì sera Scalzotto aggiunte: «Ritengo che il nostro appoggio alle categorie in difficoltà sia ancor più importante alla luce dei fatti inqualificabili dell’altra sera. Atti violenti che, paradossalmente, hanno preso di mira alcune di quelle attività danneggiate dal Dpcm e hanno messo in secondo piano le ragioni degli esercenti. Credo di poter esprimere, a nome di tutti i sindaci veronesi, pieno sostegno al Prefetto e solidarietà alle forze dell’ordine».

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