<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Un fast food vicino a Barbarani

Il pollo fritto Kfc sbarca in piazza Erbe e scoppia la polemica

Tosi: «Un oltraggio». Traguardi: «L'ennesimo locale mordi e fuggi»
Berto Barbarani, la statua in via Cappello e Kfc all'Adigeo (foto Marchiori)
Berto Barbarani, la statua in via Cappello e Kfc all'Adigeo (foto Marchiori)
Berto Barbarani, la statua in via Cappello e Kfc all'Adigeo (foto Marchiori)
Berto Barbarani, la statua in via Cappello e Kfc all'Adigeo (foto Marchiori)

Un Kentucky Fried Chicken (Kfc) farà ombra a Berto Barbarani tra piazza Erbe e l'inizio di via Cappello. Ed esplode la polemica.

 

La notizia dell'imminente arrivo della catena di fast food, pollo fritto in particolare, nel centro storico di Verona, sta facendo storcere il naso a molti. 

 

La US Food Network Srl, franchising partner di Kentucky Fried Chicken, ha infatti annunciato di essere alla ricerca di 21 persone da inserire nel team del nuovo ristorante che aprirà a Verona, in Piazza delle Erbe. «Si tratta del terzo ristorante nella città veneta, dopo quelli del Centro Commerciale Adigeo e di Corso Milano, e sono tutti gestiti in franchising da US Food Network Srl, a cui fanno capo complessivamente 19 ristoranti KFC in Italia», spiega la nota della società.

 

L’apertura del nuovo locale è prevista entro l’estate. 

 

«Da anni si blatera della vocazione turistica “di alto profilo” di Verona, prima puntando il dito sui negozi di cibo etnico e poi sostenendo la necessità di dotare il centro storico di un hotel 5 stelle superior a uso e consumo di una clientela extra lusso. Va da sé che ai proclami dovrebbero seguire le azioni, fra le quali una attenta pianificazione dell'offerta e dei servizi dedicati in massima parte, ma non solo, ai turisti. Con tutto il rispetto per ogni attività economica, ma non ci stupisce la notizia dell'apertura dell'ennesimo esercizio da “mordi e fuggi” nel cuore della città antica» dichiarano il consigliere comunale Tommaso Ferrari e Pietro Trincanato, presidente di Traguardi.

 

«Questo fatto ci riporta con i piedi per terra, ossia al declino qualitativo che è ormai sotto gli occhi di tutti ed è testimoniato anche dal fatto che non si riesca (o non si voglia) arrivare a una soluzione per ridare un minimo di dignità a uno dei biglietti da visita del centro, cioè il Cortile di Giulietta», proseguono. «Siamo dell'idea che tra i vari compiti dell'Amministrazione comunale ci sia anche quello di valorizzare concretamente l'identità di Verona come città d'arte, promuovendo azioni di rilancio a partire dall'agevolare l'apertura di attività che siano in linea con l'attitudine al bello della nostra città. Serve a poco complimentarsi con se stessi per avere tra le mani "la città più bella del mondo", se non si investe seriamente su un'offerta e una programmazione di qualità». 

 

Più pesanti le dichiarazioni dell'ex primo cittadino, Flavio Tosi: «Piazza Erbe va preservata, si eviti l'insediamento di una catena fast food del pollo fritto. Tra l'altro accanto alla statua di Barbarani, il nostro poeta icona della veronesità, sarebbe un oltraggio». 

 

Tosi ricorda che «proprio la mia amministrazione, con una normativa urbanistica tuttora in vigore, si era già adoperata per limitare, nelle cosiddette "aree di rispetto", l'insediamento di nuove attività di vendita del prodotto fritto in via esclusiva o prevalente. Noi avevamo fissato il limite al 50% della produzione, oggi proponiamo alla maggioranza di integrare quel regolamento in senso ancora più restrittivo».

 

E prosegue: «D'altro canto auspico che anche la Sovrintendenza possa vigilare su ciò che può rientrare di sua competenza, quindi che non sorgano in piazza Erbe insegne di fast food. Ho molto apprezzato quello che ha suggerito ieri sera il Sovrintendente Tinè all'incontro del Rotary all'Hotel Due Torri, cioè di seguire l'esempio di Genova, dove il Comune ha messo sul tavolo una serie di iniziative sulla tutela delle attività storiche per non snaturare il centro storico».

 

Tosi spiega: «Centro storico che va preservato. In particolare, in questo periodo di post Covid, Verona deve rifiorire puntando sulle sue eccellenze, sulla sua storicità e tradizione, unite a un'innovazione di qualità. Pur con tutto il rispetto che posso avere per il colosso Kfc e il suo business del pollo fritto, credo che oggi più che mai debba essere tutelata la nostra ristorazione».

 

LA RICERCA DEL PERSONALE

Le posizioni aperte al Kfc di Verona sono quelle di Team Member, che saranno addetti sia alla cucina sia alla cassa, e di Team Leader. «Ai candidati e alle candidate vengono richiesti, oltre ai requisiti specifici per ciascuna posizione, energia, entusiasmo e disponibilità ad intraprendere un percorso di crescita personale e professionale in un’azienda attenta alle persone, inclusiva e convinta che le diversità e le specificità degli individui e la loro integrazione siano un valore», spiega la società.

 

«Le 20 posizioni di Team Member comprendono 8 persone per l’attività alla cassa, 5 persone per la preparazione di panini e contorni, 7 cuochi per la preparazione del pollo. Per ciascuna posizione sono richiesti requisiti specifici consultabili sul sito di KFC Italia  che capacità di lavorare in team e di problem solving, autonomia organizzativa, flessibilità, dinamicità e attenzione, passione per il ruolo e professionalità, rispetto delle procedure di preparazione e pulizia».

 

«Per il ristorante di Verona si cerca inoltre un o una Team Leader: sono richiesti almeno un anno di esperienza nel medesimo ruolo nel settore food e ottime doti e autonomia organizzative, capacità di lavorare in team, di gestire e risolvere problemi, flessibilità e professionalità, oltre che passione per il ruolo. A tutti e tutte viene offerto un contesto dinamico, giovane e informale, percorsi formativi e possibilità di crescita all'interno dell'azienda. Il contratto di riferimento è il CCNL Turismo Pubblici Esercizi. »

 

 

Suggerimenti