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Punto stampa

Girardi: «C'è una ripresa dei contagi. I casi gravi sono tra ultrasessantenni non vaccinati»

La curva dei contagi in crescita (fonte Ulss9)
La curva dei contagi in crescita (fonte Ulss9)
Ulss9 - dati

Il direttore generale dell'Ulss 9. Pietro Girardi  ha fatto oggi  il punto della situazione coronavirus a Verona: dall'andamento dei contagi, alla situazione nelle case di riposo, vaccini e pazienti in ospedale.

 

LA DIRETTA

Girardi - diretta 3 novembre 2021

 

Il direttore generale, Pietro Girardi,  introduce una serie di grafici che mostrano una graduale ripresa dei contagi e illustra una serie di statistiche su ospedalizzazioni e vaccinazioni: 

«Come dicevamo nelle scorse settimane, le fasce più colpite dal virus sono quelle non vaccinate, ovvero i più piccoli che, pian piano, stanno portando a casa il virus. E nelle ultime settimane c'è un andamento dei contagi che via via sta crescendo. Questo non è dovuto solo al maggior numero di tamponi (numero che più o meno è uguale ogni settimana da quando è entrata in vigore l'obbligatorietà del green pass), ma a una ripresa del contagio dovuto ai nostri stili di vita e all'abbassamento, anche naturale, dell'attenzione»

FASCIA D'ETA'

«I positivi di oggi sono mediamente con età più bassa di quella  registrata nella storia di questa pandemia. La percentuale di non vaccinati è infatti nelle fasce di età inferiore. Fondamentalmente, i ricoverati di oggi in tutta la provincia hanno età maggiore di 30 anni con incidenza maggiore nelle fasce d'età più elevate».

VACCINI

«Circa un 84%, in linea con la media regionale, dei veronesi è vaccinato. La percentuale più alta di vaccinati è tra i più anziani. Mancano circa 133mila persone all'appello, di questi 19.500 sono over 60 (11.922 tra 60 e 70 anni: 6.904 tra 70 e 80 anni e 741  over 80»

OSPEDALI

«Oggi abbiamo 34 ricoverati, 17 non vaccinati e 17 vaccinati. Ma i vaccinati si concentrano in area non critica e i non vaccinati in terapia intensiva. La concentrazione maggiore dei pazienti gravi è al di sopra degli 60 anni».

TERZA DOSE

«È già possibile prenotare la terza dose per gli over 60, per operatori sanitari e fragili ed è necessario aver fatto il vaccino da almeno 6 mesi. C'è una discussione sull'ampliamento della platea ai 50enni e sulla possibilità di allargarla anche ad altre categorie professionali oltre agli operatori sanitari. La richiesta di terza dose ci sarà maggiormente tra novembre e dicembre, quindi potrebbero continuare a servire i centri vaccinali che, però, via via andranno chiusi. Assisteremo infatti a una chiusura dei centri vaccinali così come li abbiamo avuti fino adesso e questo grazie ai medici di base. Grazie a loro riusciremo ad essere più vicini ai cittadini».

TAMPONI

«La campagna dei tamponi: avevamo il grande timore di non farcela perché le stime delle persone che devono fare i tamponi erano veramente importanti. Il sistema, anche quello commerciale, ha invece risposto bene e abbiamo quintuplicato la capacità di fuoco raggiungendo punte di 17mila tamponi. Dobbiamo distribuire meglio nell'arco della settimana i tamponi ma la richiesta ha un andamento  altalenante. Ieri sono stati fatti 17.276 tamponi e i positivi sono stati 126»

ANTINFLUENZALE

«Ieri è iniziata la campagna del vaccino antiinfluenzale. Se continua così, credo che assisteremo a una situazione diversa rispetto lo scorso anno quando l'influenza era praticamente scomparsa per effetto dell'uso della mascherina»

CASE DI RIPOSO

«La situazione nella casa di riposo Villa Bartolomea? C'è un focolaio di almeno 8 casi positivi  (su 54 ospiti) confermati dal molecolare. È una delle case di riposo  che aveva già iniziato la terza dose. Per il momento sono solo gli ospiti positivi e non operatori. Ci sono almeno due casi di persone sintomatiche»

 

Giorgia Cozzolino

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