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Al via la 55esima edizione

Vinitaly al via con il governo schierato: «Eccellenza con potenzialità infinite». La Fiera: «Priorità agli incontri fra produttori e buyer»

L'inaugurazione del padiglione del Veneto a Vinitaly
L'inaugurazione del padiglione del Veneto a Vinitaly
Inaugurazione Vinitaly 2023

Nel primo giorno di Vinitaly (in Fiera a Verona dal 2 al 5 aprile 2023) c'è l'inaugurazione della 55esima rassegna internazionale del vino. Presenti diversi esponenti del governo e le istituzioni cittadini, provinciali e regionali, oltre che i vertici di Verona Fiere.

 

Gli interventi

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana: «Un grande onore e una grande emozione per me essere qui. Il vino per noi è importante anche a livello culturale e di tradizione: oggi è la domenica della Palme e il vino è un elemento anche sacro della nostra tradizione. Il fatto che tutto questo sia fatto nella nostra cittò mi rende orgoglioso: Verona con la Fiera dimostra di avere potenzialità infinite. Voglio ricordare anche le persone che lavorano qui, quelle che magari non si vedono, che si danno da fare per rendere questa Fiera tra le più importanti al mondo».

Il presidente della Fiera Federico Bricolo: «Grazie a tutti i rappresentanti delle categorie e delle associazioni del vino. Sarà un Vinitaly da record con 4.400 espositori con 18 padiglioni interamente occupati. Una Fiera che vuole dare sempre più attenzione al business, con la città che si aprirà agli appassionati con Vinitaly and the City».

Il sindaco di Verona Damiano Tommasi: «Grazie ai ministri e al presidente Zaia per la loro presenza. Grazie per questa responsabilità che ci date come città: il nostro ruolo è dare un'accoglienza all'altezza del Vinitaly. La città che sta accogliendo i visitatori è un valore in più per il Vinitaly. Essere qui in questo ruolo mi emoziona. Grazie ai lavoratori che rendono grande questa Fiera».

Il presidente della provincia Flavio Pasini: «In questi giorni le vigne hanno messo le prime gemme: il Vinitaly coincide con l'inizio della primavera, è un momento importante dai nostri sindaci, grazie per il loro lavoro».

Il presidente della regione Veneto Luca Zaia: «Ci sono 4.000 espositori, bisogna fargli un applauso. Perché la Fiera qui? Perché siamo i numeri uno. Noi siamo come i babilonesi, che mettevano al centro Babilonia delle loro mappe: questa è la nostra Babilonia. Noi dobbiamo partire dal vigneto: l'attenzione al vigneto ormai è un prerequisito. Il ministro parlando di sovranità alimentare fa bene: o lo facciamo o siamo finiti».

Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura: «Anche i grandi dell'arte, come Caravaggio e Reni, hanno rappresentato il mondo del vino, a dimostrare di quanto sia nella nostra tradizione e nella nostra cultura. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra identità».

Matteo Zoppas, presidente di Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane): «Stiamo cercando di spingere gli incontro b2b e rafforzare la Fiera. Gli ultimi due anni sono stati gravosi, nonostante questo sono riusciti a crescere»

Maurizio Danese, amministratore delegato di VeronaFiere: «Molta attenzione all'arrivo di nuovi buyer, ce ne sono mille nuovi. Abbiamo voluti farli incontrare con i nostri produttori e siamo arrivati a 10.000 contatti, cinque volte quanto fatto l'anno scorso».

Il ministro per l'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Bisogna riuscire ad avere consapevolezza di quello che difendiamo: storia, cultura, lavoro, benessere e qualità. Verona è un'eccellenza e un punto di riferimento, in una regione che viaggia a una velocità maggiore delle altre, ma dobbiamo allineare tutto il sistema Italia. Noi abbiamo talmente tanta qualità che dobbiamo solo capire come promuoverla ancora di più nel Mondo. Dobbiamo contrastare l'immigrazione illegale, per i flussi di quella legale bisogna lavorare seriamente. I nostri imprenditori agricoli hanno bisogno di manodopera esterna, ma bisogna far capire agli italiani che non è svilente lavorare nei campi».

Riccardo Verzè