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Edizione 55

La premier Meloni a Vinitaly: «L'impegno del Governo per il settore»

La prima sosta della presidente del consiglio allo lo stand del ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, dove sono esposti i quadri di Caravaggio e Reni
L'arrivo della premier Giorgia Meloni a Vinitaly 2023
L'arrivo della premier Giorgia Meloni a Vinitaly 2023
MELONI A VINITALY 2023 (MARCHIORI/ANSA)

È la presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni l’ospite della seconda giornata della 55a edizione di Vinitaly. La premier è giunta nei padiglioni della Fiera di Verona, la manifestazione si concluderà mercoledì, dove sta visitando gli stand degli espositori, eccellenza del made in Italy, con 4 mila aziende provenienti da 30 nazioni.

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«È nostro interesse e dovere sostenere questo mondo e l’impegno del governo è anche al sostegno dei giovani e del ricambio generazionale. Il vino non è solo un fatto economico ma anche un fatto culturale, è un pezzo fondamentale della nostra identità». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha fatto ingresso al 55ma edizione del Vinitaly accolta dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. La prima sosta della premier è allo lo stand del ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, dove sono esposti i quadri di Caravaggio e Reni
Meloni ha ricordato che il settore del vino in Italia vale 30 miliardi e conta 870mila addetti: «Siamo i primi produttori al mondo - ha detto la premier -. Ci sono famiglie che portano avanti tradizioni importanti ma fondamentale è anche il ricambio generazionale».

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«È un dovere sostenere questo settore perchè funziona anche grazie alla capacità di mettere insieme tradizione e modernità. L’impegno del governo è anche con i provvedimenti che abbiamo immaginato non solo per le imprese, ma anche per i giovani per un ricambio generazionale». 

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«Considero molto affascinante la scelta dei ministri Lollobrigida e Sangiuliano di portare qui per la prima volta due opere che sono legate al mondo del vino, i quadri di Bacco di Caravaggio e Reni, perchè bisogna ricordare che il vino non è solo un fatto economico ma anche culturale. C’è una storia, una letteratura, una filosofia del vino. C’è un pezzo essenziale e identitario quindi non poteva mancare la presenza del governo. Sarà una giornata lunga e sicuramente molto affascinante», ha concluso il presidente del Consiglio.