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CONCORSO ART BONUS

L’ultima volata sui social. I testimonial: «Votiamo "Le 67 colonne" per prenderci cura delle nostre radici»

Il progetto di Fondazione e Athesis tra i dieci finalisti del concorso Art Bonus
Da sinistra: il sindaco Federico Sboarina, lo scrittore Matteo Bussola e il cantautore Marco Ongaro
Da sinistra: il sindaco Federico Sboarina, lo scrittore Matteo Bussola e il cantautore Marco Ongaro
Da sinistra: il sindaco Federico Sboarina, lo scrittore Matteo Bussola e il cantautore Marco Ongaro
Da sinistra: il sindaco Federico Sboarina, lo scrittore Matteo Bussola e il cantautore Marco Ongaro

A un passo dalla vittoria. E l’ultimo miglio si corre tutto sui social, dove un singolo «like» (CLICCA QUI)  e ogni cuoricino in più (CLICCA QUI) può fare la differenza. Il progetto «67 Colonne per l’Arena» è tra i dieci finalisti del concorso Art Bonus 2021, promosso dal Ministero dei Beni Culturali con l’obiettivo di gratificare mecenati e beneficiari che insieme hanno reso possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.

Nella prima fase Verona, con il suo monumento simbolo, ha conquistato 12.552 voti, il numero più alto tra tutti i progetti: ora la gara si è spostata sui social, su Facebook e Instagram, dove l’Arena si sta contendendo la prima posizione con la casa del Teatro tascabile di Bergamo. Per spingere Verona sul gradino più alto del podio c’è tempo fino al primo aprile, mettendo un like QUI oppure un cuoricino QUI: un gesto semplice per rendere più forte l’Arena a livello internazionale e per sentirsi parte di un grande progetto. L’iniziativa “67 Colonne”, ideata e promossa dalla Fondazione con il Gruppo Athesis, è nata infatti da una suggestione, quella di ricostruire idealmente la cinta più esterna di arcate dell'Arena, distrutta da un terremoto nel 1117, con un abbraccio di imprenditori e professionisti accomunati dal desiderio di contribuire non solo allo spettacolo ma anche al suo valore economico e sociale.

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Alla prima edizione del progetto hanno aderito 128 mecenati che, grazie alla legge sull'Art Bonus, hanno potuto usufruire di un credito d'imposta pari al 65 per cento dell'importo donato. Tale è stato il successo che l’iniziativa ha superato tutti gli step del concorso del Ministero e oggi non solo è tra i primi dieci finalisti ma si contende anche il gradino più alto del podio. L’invito a votare sui social il progetto «67 Colonne» arriva così anche da diversi testimonial legati all’Arena e al bagaglio di arte e cultura che questo anfiteatro veicola nel mondo. «I monumenti sono un patrimonio vivo, non solo da osservare ma anche da vivere, attraversare, utilizzare e la nostra città è in questo un esempio virtuoso», commenta lo scrittore Matteo Bussola. «È giusto», aggiunge, «che una comunità si prende cura delle proprie radici, anche delle ferite che questi luoghi simbolici possono aver subito. E iniziative come quella delle 67 Colonne vanno votate e premiate perché promuovono la circolazione delle idee, che a sua volta contribuisce a rendere viva la città e la sua vita culturale».

E rappresentano un abbraccio, seppur virtuale, nello spazio ma anche nel tempo, come sottolinea il poeta, scrittore e cantautore Marco Ongaro: «Il concetto di mecenatismo che c’è alla base di questa iniziativa mi commuove, mi ricorda i miei illustri predecessori che grazie ai mecenati hanno realizzato opere ancora oggi celebri. L’idea che la forza della cultura ispiri quella economica», prosegue Ongaro, «è molto più assodata di quanto si pensi: la cultura illumina l’economia ed è giusto che l’economia la sostenga. Per questo penso che il progetto legato all’Arena vada spinto e si possano idealmente costruire tante altre colonne».

Il sindaco Federico Sboarina ha già votato per il progetto delle 67 colonne «e chiedo a tutti i veronesi di aiutare la nostra città a salire sul podio finale. Grazie a questo progetto non solo abbiamo reso Fondazione Arena e il nostro anfiteatro ancora più internazionale, ma siamo riusciti a trasmettere ai cittadini ciò che questo simbolo rappresenta a livello culturale oltre economico». •.

Francesca Lorandi

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