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Il cooking talent

Masterchef, parte la caccia al trono di Tracy. Fra gli ospiti Perbellini e Massari

Torna Masterchef su Sky e Now La veronese Tracy Eboigbodin vincitrice della passata edizione
Torna Masterchef su Sky e Now La veronese Tracy Eboigbodin vincitrice della passata edizione
Torna Masterchef su Sky e Now La veronese Tracy Eboigbodin vincitrice della passata edizione
Torna Masterchef su Sky e Now La veronese Tracy Eboigbodin vincitrice della passata edizione

Un’edizione all’insegna di piatti e sapori e ospiti sempre più cosmopolita: molti i concorrenti giovani, ma si è alzata l’asticella del talento, a detta dei giudici stellati «vedremo sorprese e noi stessi ci siamo trovati in difficoltà nel decidere» sono gli aspiranti chef che ambiscono ad entrare nella Masterclass di quest’anno di MasterChef Italia, show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, che riparte con una nuova stagione a partire da giovedì 15 dicembre, su Sky e in streaming su Now.

A valutare tutti i piatti e a decidere chi di loro merita di entrare tra i 20 concorrenti di quest’anno, l’irresistibile trio in giuria formato dagli chef stellati Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo (il suo Villa Crespi è stato incoronato con tre stelle Michelin) e Giorgio Locatelli. Una giuria affiatatissima e ormai solida, confermata per il quarto anno consecutivo fino ad eleggere il miglior chef amatoriale d’Italia, titolo che al termine della scorsa edizione è andato alla veronese Tracy Eboigbodin, originaria della Nigeria.

 

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Cosa ci sarà in Masterchef

Vedremo Bruno Barbieri, «sono la memoria storica li ho fatti tutti. Ma questa volta dai concorrenti tireremo fuori il meglio, ci hanno stupito sin dalle selezioni, le età con gli anni si abbassano ma è segno dei tempi». «È la nostra punta di diamante, non si può immaginare un MasterChef senza di lui», aggiunge Cannavacciuolo, colonna dello show dal 2015. Che rivela che i primi a complimentarsi per le tre stelle sono stati proprio i suoi colleghi di Masterchef»

Arrivato nel 2018 ma assolutamente ben inserito Giorgio Locatelli, nel ruolo di «avvocato» che i suoi colleghi amano far finta di punzecchiarsi durante le puntate: «Il trio ha funzionato, e quest’anno abbiamo mollato gli ormeggi, ci siamo proprio divertiti». Visto l’affiatamento — Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli hanno selezionato per questa edizione numero 12 di MasterChef Italia concorrenti davvero abili. «Abbiamo alzato l’asticella: intanto perchè dopo le selezioni subito cucinare un piatto con ingredienti scelti al momento. E poi perchè ci sono state diverse prove tecniche. Noi stessi abbiamo preteso competenza», dicono in coro. «Questa edizione sarà davvero di alto livello», si espone Barbieri. Aggiunge Locatelli: «Vedere come queste persone abbiano fatto propria la cucina italiana, mescolandola ad altri sapori, dimostra quanto il cibo sia un collante, un ponte. Del resto una cucina che si chiude, che non accoglie, è una cucina morta».

Questa edizione di MasterChef vale per Cannavacciulo anche «come messaggio di inclusività contro l’ignoranza che ci porta ad avere paura del diverso. Il prodotto arriva dal raccolto. Arrivano qui da noi anche chef stellati che hanno hanno fatto fortuna all’estero perchè è un programma che gode di rispetto. La diversità è una ricchezza, dobbiamo ricordarcelo. Quello che vedrete ai fornelli nel talent è uno specchio dell’Italia della tradizione e del futuro insieme. Dedicata a chi cucina in casa». «MasterChef è una forma di entertainment molto azzeccata. Parla con un linguaggio facile di un mondo tecnico, non è una scuola e va precisato, ma informa: oggi se le persone sono più attente quando vanno al ristorante e guardano cosa gli arriva nel piatto, lo dobbiamo anche a Mastechef, prima si andava in un locale e non si conosceva il tipo del prodotto la provenienza, quello che mangiavi. E tanti piccoli produttori hanno avuto la possibilità di farsi notare», dicono i tre.

«Anche per noi giudici è un allenamento: mentre valuto un piatto penso a come lo avrei abbinato io, poi torno al mio ristorante e ci ragiono», spiega Cannavacciuolo. «Io ho preso delle idee dai concorrenti», ammettono che poi abbiamo rifatto a modo nostro. Una volta formata la classe di quest’anno inizierà la sfida secondo il meccanismo rodato - a cui non mancheranno delle novità. Tornano Mystery Box, Invention Test, Pressure Test e Skill Test, e gli «esami a sorpresa» che coinvolgeranno tutti i concorrenti. Ma quello a cui teniamo dicono Cannavacciulo, Locatelli e Barbieri e che tornano le prove in esterna, «in Italia da Nord a Sud dalla Val d’Aosta a Tropea», importanti perchè comprendi il valore di un aspirante chef e chi si confonde».

E ancora tanti guest tra chef stellati e ospiti internazionali che sottoporranno i cuochi alle prove più insidiose insieme a Davide Scabin, Enrico Crippa e Mauro Colagreco anche lo chef veronese Giancarlo Perbellini che ha da poco aperto il ristorante Trussardi Alla Scala a Milano. Torna anche il Maestro dei pasticceri italiani Iginio Massari, spauracchio per i concorrenti di tutte le edizioni•.

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