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In via Campagnetta

Lorì, la risposta al lettore. «Non è in stato di abbandono ma è curato da associazioni e cittadini»

Recchia della commissione Strade e giardini della Seconda circoscrizione interviene sulla segnalazione
Il Lorì in via Campagnetta
Il Lorì in via Campagnetta
Il Lorì in via Campagnetta
Il Lorì in via Campagnetta

In via Campagnetta il Lorì «non è in uno stato di abbandono». Nessun addio all’angolo da cartolina e lo dichiara il coordinatore della commissione Strade e Giardini, Arredo urbano della seconda circoscrizione Gabriele Recchia (Pd): «Affermarlo non rende merito a tutte le persone che sacrificano parte del loro tempo libero per rendere l’ambiente che ci circonda pulito e più decoroso». Il tema è quello del decoro urbano e del senso civico.

L’accusa proviene da un lettore del nostro giornale che punta il dito su un angolo da cartolina che gli appare «trascurato». Siamo nel cuore di Avesa dove un tratto del Lorì, il piccolo fiume che sgorga poco più a monte, è allo scoperto e richiama pagine di storia che raccontano di un duro lavoro svolto in particolare dalle «lavandare». Un operoso passato che ha connotato il rione e che oggi è gelosamente custodito. Sono ancora visibili i lastroni di pietra che servivano a inginocchiarsi per il risciacquo della biancheria e le pietre squadrate per raccolta dei cumuli dei panni.

Recchia precisa che «questo tratto di Lorì, come tutti i corsi d’acqua, è di stretta pertinenza del Genio Civile/Regione Veneto» e contrariamente a quanto detto sullo stato di abbandono, il consigliere circoscrizionale afferma che «la zona in questione, come tante altre in Avesa e sul territorio della seconda circoscrizione, è oggetto di regolari interventi di pulizia, sia dell’alveo del Lorì che delle aree verdi circostanti» e ricorda il «fattivo coordinamento della seconda circoscrizione, il prezioso contributo dell’associazione Angeli del Bello, del Gruppo Alpini di Avesa e di numerosi privati cittadini». «Ovviamente», dice Recchia, «è auspicio di tutti che le persone che transitano da questo suggestivo e caratteristico angolo di Avesa tengano un comportamento più etico e decoroso evitando di lasciare rifiuti e sporcizia». 

 

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Marco Cerpelloni

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