Decine, centinaia di scritte, con pochissime pietre o mattonelle «risparmiate».
È l'immagine che restituisce Castelvecchio, dove i muri del ponte del castello del 1300 sono presi di mira da vandali più o meno consapevoli di continuo.
E il cartello che intima di non imbrattare i muri giace in un angolo, invisibile e per di più storto. Poco più in là, invece, un Arco dei Gavi ora videosorvegliato sembra aver dimenticato questi inconvenienti.