L'intelligenza artificiale approda in radiologia: la nuova Tac inaugurata oggi, venerdì 1° marzo, all'ospedale Fracastoro si San Bonifacio è infatti supportata da un complesso algoritmo che consente di ricavare massima qualità e dettaglio delle immagini "tarando" sul singolo paziente l'esposizione alla radiazione.
Giusto per capire, non solo la macchina adegua l'esposizione alle caratteristiche fisiche del paziente (pensiamo ad un bambino) ma anche alle effettive necessità diagnostiche: non solo, da oggi sarà possibile interagire con l'AI per avere, ad esempio, le immagini di una specifica fase del ciclo cardiaco (sistole o diastole) perché proprio grazie al suo ausilio la macchina si "sintonizza" con il ritmo cardiaco del paziente.
È solo uno degli esempi illustrati nel corso dell'incontro di inaugurazione della nuova apparecchiatura medica acquistata dall'Ulss 9 Scaligera con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (circa 615 mila euro l'investimento).
Al debutto, che per il direttore generale Pietro Girardi è coinciso con il congedo dall'ospedale dell'Est veronese mentre per la dirigente medico Monica Briani il debutto al timone della Direzione medica, è intervenuta l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.
A far da corona molti tra sindaci ed assessori dei Comuni dell'Est veronese che vedono così potenziata l'offerta diagnostica per i propri cittadini.
La nuova Tac di ultima generazione si aggiunge alle due già operative, quelle che nel 2023 hanno effettuato circa 12 mila esami.
La sala in cui il nuovo sistema è stato installato sarà intitolata, per volere dei colleghi di radiologia, a Giovanni Priante, giovane tecnico dell'Unità operativa complessa recentemente scomparso.
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