Cappello bianco, divisa candida, macchie di farina incollate addosso. Tra le mani pomodorini, carote ed un filetto da dorare. Specialità della casa? Chiedete a Rinaldo Cruzado. «Avrei voluto fare lo chef», confessa. «Amo stare in cucina e creare. La vita, però, mi ha dato altro. (...)
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