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In vista del Festival del Futuro

Riello: «Aiutiamo
anche le pmi
nel processo digitale»

Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio
Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio
Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio
Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio

«Il futuro lo stiamo costruendo adesso». E la Camera di commercio di Verona, assicura il presidente Giuseppe Riello, sta facendo la sua parte aiutando le imprese nell’affrontare il rivoluzionario processo che caratterizzerà il prossimo decennio. Con una serie di iniziative, di bandi e di servizi, e pure con la decisione di patrocinare il Festival del Futuro, la due giorni in programma a Veronafiere il 16 e 17 novembre organizzata da Harward Business Review, Gruppo Athesis ed Eccellenze d’impresa con l’obiettivo di approfondire i principali macrotrend destinati ad influenzare il nostro futuro: clima, risorse, energia, migrazioni, rapporto uomo-macchina, tecnologia, healthy aging, rapporto AI e lavoro.

Su quest’ultimo tema in particolare, quello dell’Intelligenza artificiale, si sofferma Riello, ricordando Ray Kurzweil, considerato uno dei più grandi inventori e scienziati informatici viventi. Oggi direttore del settore ingegneristico di Google, dove è a capo di un team di ricerca sull’Intelligenza artificiale, il 69enne ha fama di acuto futurologo: delle sue 147 previsioni fatte dagli anni Novanta a oggi, ben l’86 per cento si sono rivelate esatte. «La nuova profezia di Kurzweil», spiega il presidente della Camera di Commercio di Verona, «ci riguarda tutti da vicino: nel 2045 si verificherà la “singolarità tecnologica”, il momento in cui la tecnologia supera la capacità di comprensione e previsione umana. La “singolarità” può riferirsi all’avvento di una intelligenza superiore a quella umana, anche artificiale, e ai progressi tecnologici che, a cascata, ne seguirebbero».

C’è da avere paura di quel momento in cui le macchine diventeranno più intelligenti degli uomini? «Kurzweil», sottolinea Riello, «non ha dubbi: quella sarà l’occasione per un incredibile balzo del progresso umano. Confidando di avere le idee più chiare dopo il Festival del Futuro, come presidente della Camera di Commercio e imprenditore non posso che ricordare lo status quo odierno perché il futuro lo stiamo già costruendo oggi con l’impresa 4.0. L’ente camerale è uno dei 77 Punti di impresa digitali, Pid, che eroga servizi di digitalizzazione alle imprese. L’impresa 4.0», aggiunge, «può essere una realtà per le grandi imprese ma è ancora un insieme di processi e tecnologie tutto da costruire per le Pmi».

La Camera di Commercio se ne è resa conto durante il progetto di digitalizzazione delle micro e medie imprese veronesi, iniziato due anni fa e per il quale è stato investito fino ad oggi un milione di euro. L’iniziativa consiste nella continua valutazione del livello di digitalizzazione delle aziende attraverso un test, il self assessment, e nella formazione di un centinaio di piccole e medie imprese in collaborazione con l’Università di Verona. A seguito del successo di questa esperienza, parte ora il Pid Tour: cinque incontri per sensibilizzare le figure manageriali delle micro, piccole e medie imprese veronesi sull’importanza e sul potenziale impatto economico e strategico della trasformazione digitale.

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Francesca Lorandi