<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
PROTAGONISTI.

«Grandi opportunità dopo l'emergenza»

Il primo cittadino Sboarina: «Evidenziati molti gap del Paese, ora possiamo far emergere nuovi talenti»

Il futuro è già presente, anche per i più scettici e gli indifferenti. E nel dramma di questa emergenza, nella consapevolezza che non si tornerà più indietro, «si aprono scenari di collaborazioni e sinergie infiniti con cascate di opportunità che il Veneto sa di dover essere pronto a cogliere», spiega il presidente della Regione Luca Zaia, definendo la regione come un territorio «da sempre aperto ai rapporti internazionali, all'innovazione e alla tecnologia di avanguardia. Una connotazione essenziale per il successo e la competitività del suo tessuto produttivo che, composto da 600mila aziende, produce 150 miliardi di Pil. Un modello sociale che vogliamo difendere e mantenere, supportandolo affinché possa uscire presto dalla crisi legata agli ultimi mesi perché questa è la sfida dell'immediato futuro». Ma rappresentare un modello di benessere significa esserlo anche per le prossime generazioni. «Questo», aggiunge Zaia, «ci mette di fronte alla necessità di individuare programmazioni adeguate, trovare nuovi modi per tutelare e valorizzare le relazioni interpersonali, elaborare strategie di sviluppo sostenibile come è negli scopi anche della cabina di regia, appositamente creata due anni fa dalla Regione. Per molti aspetti la nostra regione è già proiettata in questo futuro con azioni specifiche per la diffusione del turismo sostenibile, con le leggi su sfruttamento del suolo, riqualificazione urbana e incentivazione alla rinaturalizzazione del territorio. Ma lo è anche per la lungimiranza dei suoi imprenditori che condividono con noi i passi in questa direzione». Passi che ora richiedono un'accelerazione: con la prima edizione del Festival, un anno fa, fu colto il segnale che erano giunti i tempi in cui era necessario affrontare i trend che indirizzano la società. «Non ci saremmo mai aspettati», commenta Zaia, «che il futuro avrebbe bussato così di colpo, diventando realtà». «L'emergenza sanitaria», aggiunge il sindaco di Verona, Federico Sboarina, «ha messo in evidenza molti gap del nostro Paese: tecnologico, sociale, economico. Abbiamo tutti una grande responsabilità, ciascuno nel proprio ruolo, per colmare queste lacune. Per farlo è fondamentale il confronto e lo scambio di idee, attività che mettono al centro l'uomo, motore dell'innovazione». Ed è questo l'obiettivo di questa edizione del Festival, «che sarà in versione completamente digitale», commenta il sindaco, «e questa è già la prima prova dei passi in avanti fatti verso la digitalizzazione. In pochi mesi abbiamo recuperato un ritardo decennale, dimostrando propensione al cambiamento e all'innovazione. Una strada su cui dovremo continuare a camminare. Anche per far emergere nuovi talenti. Sono certo che Verona, per tre giorni, sarà nuovamente una piazza nazionale in grado di stimolare il dibattito, un compito che il gruppo editoriale Athesis si è giustamente ritagliato e che dà un valore aggiunto alla città».

F.L.