Non esiste solo la dieta mediterranea: «Oltre ad alimentarsi in modo corretto è importante associare anche del vino». Parola di Erika Silvestri, specialista in nutrizione clinica, che ha arricchito la «Guida ai vini di Verona 2018 – Top 100» con «pillole» di salute. «Bevuto con moderazione agisce fornisce molti elementi utili all’organismo», chiarisce. «Ferro, vitamine B1, B6, A e C, magnesio, zinco, flavonoidi come il resveratrolo, che ha proprietà antitumorali e antinfiammatorie, rallentando l’invecchiamento e le alterazioni metaboliche negli obesi». Meglio bianco o rosso? «Uno o due bicchieri di vino bianco al giorno proteggono cuore e reni grazie all’acido caffeico, che rafforza il sistema cardiovascolare. Il vino bianco contiene rispetto al vino rosso meno sostanze tanniche, saponine e una ridotta percentuale di antiossidanti. Ha dunque una necessità maggiore di sofisticazione che determina una precipitazione di cristalli nelle articolazioni. È sconsigliato, quindi, in forme artritiche, reumatiche e gastriti ma ben tollerato dalle donne per questioni di assimilazione genetica». E il rosso? «Fa benissimo alla circolazione e migliora la colesterolemia, carenze da ferro, regola il tirmo sonno-veglia. Ma non dimentichiamo di assumerne non più di 250 ml al giorno a pasto. Più ricco di sostanze tanniche ramificate, zinco e flavonoidi, è utile anche in Alzheimer e cardiopatie.