La materia è complessa. E quasi del tutto sconosciuta ai «neofiti» dell’escursionismo sulle terre alte. Ma l’interrogativo non può essere liquidato confidando nella sorte: chi, quando e quanto si deve pagare nel caso di un intervento di soccorso in ambiente montano? Ogni Regione ha regole proprie.
Le regole del Veneto per il soccorso in montagna
Quanto al Veneto il «tariffario», fissato da una deliberazione della Giunta regionale del 2011, è preciso. Interventi Hems (Helicopter emergency medical service, Assitenza medica elitrasportata) o, con lo stesso mezzo, di Ricerca e soccorso (Sar) possono arrivare a costare all’assistito, se ritenute a suo carico, fino ad un massimo di 7.500 euro.
Tetto previsto, nell’incertezza sulla durata dell’operazione, proprio perché il volo, dal decollo, vale circa 90 euro ogni minuto. Una missione con l’impiego di sole squadre a terra potrebbe invece avere un costo massimo di 1.500 euro. Nelle medesime situazioni, ma con l’utente chiamato semplicemente a compartecipare alle spese di intervento Sar, le cifre diminuiscono significativamente, con il massimo stabilito, sulla base dell’impiego di uomini e mezzi, tra 500 e 700 euro.
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Il «ticket», quando si tratti di cittadini stranieri, lievita: ogni minuto di volo dell’elicottero arriva infatti a costare 120 euro. Dando per scontato l’istinto di conservazione e (quasi) altrettanto la prudenza, il tariffario dovrebbe bastare a scoraggiare usi impropri dei servizi di emergenza, soprattutto in montagna. Quelli che, informalmente ed amaramente, sono definiti «servizio taxi per il ritorno», perché «tanto qualcuno viene a prenderci». Salvo poi ritrovarsi con un conto da pagare, come avviene per una prestazione sanitaria.
La regola, per il Veneto, è piuttosto chiara: il servizio sanitario copre gratuitamente tutte le operazioni disposte dalla centrale operativa del Suem, in «emergenza e urgenza» e quando, nel caso dell’elicottero, il trasporto con altri mezzi sia impossibile. A patto che il soccorso sia seguito da accertamenti o ricovero in ospedale. In ogni altra evenienza, «il servizio è posto a carico dell’utente». Regole dure ma chiare.