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La conferenza stampa

Zaia: «Vaccini, acquisto possibile, dosi extra per 2-3 regioni». Rosi: «Intensive, va meglio ma siamo con il fiato sospeso»

Luca Zaia in diretta, 10 febbraio 2021
Luca Zaia in diretta, 10 febbraio 2021
Luca Zaia - punto stampa 10 febbraio 2021

Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, torna in diretta per dare gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus. Mentre prosegue il calo dei ricoveri, la Regione si concentra sulla possibilità di acquistare dosi di vaccino in maniera indipendente, attraverso intermediari delle principali case produttrici di vaccini autorizzati dall'Ema.

 

Zaia conferma che c'è una trattativa in corso, ma che anche altri tre soggetti si sono proposti. Se si concretizzasse la possibilità di acquistare i vaccini, il presidente ribadisce che l'acquisto sarà fatto di concerto con il ministro della Sanità e che potrebbe riguardare una partita piuttosto ingente da condividere con altre 2-3 regioni. Zaia respinge, a tal proposito, le critiche di una «fuga in avanti» e si domanda se è «diventata una colpa interessarsi della salute dei cittadini».

 

Alla conferenza stampa erano presenti anche l'assessore Lanzarin, che ha parlato del caso dei lavoratori dell'Istituto assistenza anziani di Verona e del piano vaccinazioni per le categorie dei lavoratori dei servizi essenziali, e il professor Rosi che ha fatto il punto sui letti di terapia intensiva occupati negli ospedali veneti.

 

Qui di seguito il dettaglio della diretta:

BOLLETTINO. «Il Veneto registra 828 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore, e 31 decessi. Numeri che portano i totale degli infetti da inizio epidemia a 318.807, quello delle vittime a 9.395. Negli ospedali prosegue la discesa dei ricoveri di pazienti colpiti dal virus: sono 1.567 in area non critica e 170 in area critica» .

 

VACCINI. «In Veneto sono arrivate altre tre proposte di acquisto di vaccini, dopo le due già giunte alla Direzione regionale Sanità. Il dottor Flor (il dg della sanità regionale, ndr) sta andando avanti. Abbiamo l’obbligo di riservatezza, inutile illudere i cittadini finché non abbiamo accertato tutto. Sarà perchè abbiamo dato l’immagine di essere sempre in linea con le ultime novità. Ci propongono anche lo Sputnik e il vaccino cinese, ma finché non vengono approvati dall’Ema non si fa nulla. Flor ha voluto concretizzare con un’azienda per un accordo scritto, vedremo che contratto arriverà. Se questa possibilità si concretizzasse potrebbe coinvolgere più regioni, 2 o 3, perché la quantità è rilevante. Di certo noi percorreremo ogni strada percorribile in sicurezza e nella legalità.» 

 

NESSUNA FUGA IN AVANTI. «C'è qualcuno che dice che la nostra è una fuga in avanti, cioè c'è qualcuno che pensa che sia una colpa cercare delle soluzioni per i propri cittadini? Mi sembra assurdo. Cosa devo stare qui a fare? Ad aspettare che piova? Ripeto che qualora si verificasse la possibilità di acquistare vaccini autonomamente, non faremo nulla in contrapposizione con il Governo. Ma se qualcuno riesce a spiegarci perché è sbagliato cercare l'opportunità di comprare vaccini per i veneti, gli diamo il premio Nobel. Se è una colpa preoccuparsi della salute dei cittadini...»

 

ORDINANZA. «L'ordinanza anti assembramento l'avete vista, mi pare di buon senso e gli amministratori locali mi sembrano d'accordo. Io sono convinto che ne verremo fuori, ma serve un minimo d'impegno da parte di tutti»

 

CONTAGI NELLE SCUOLE. «L'aumento delle classi in isolamento lo avevamo previsto, è un lumicino, può diventare un faro oppure restare così. Staremo a vedere» 

 

INSEGNANTI: «Anche gli insegnanti sportivi potrebbero rientrare nella categoria dei vaccinati nei servizi essenziali insieme a insegnanti scolastici e forze dell'ordine. Attendiamo conferme dal ministero» 

 

ASTRAZENECA. Interviene l'assessore Lanzarin: «Verrà stabilito entro il fine settimana il programma per la somministrazione in Veneto del vaccino AstraZeneca. La linea  è quella di inserire anche i servizi essenziali nella somministrazione con AstraZeneca; attendiamo di sapere i numeri dagli enti a cui abbiamo chiesto. La settimana prossima dovremmo riceverne circa 50 mila dosi».

 

CASO ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI DI VERONA. Interviene l'assessore Lanzarin: «C'è un contenzioso in corso, stiamo predisponendo una relazione, alla luce di questo vedremo se c'è spazio per un intervento della Regione, intanto c'è una interlocuzione con i sindacati» 

 

TERAPIE INTENSIVE: Interviene il dottor Rosi: «Oggi in terapia intensiva ci sono 176 pazienti di cui 126 ancora positivi. Complessivamente abbiamo 470 posti occupati, sopra al numero ordinario di posti disponibili, circa 140 liberi e aperti. In un anno, ad oggi, 3.430 pazienti sono stati in terapia intensiva, 840 circa nella prima fase e oltre 2.500 da luglio, il grosso dei ricoveri si è verificato quindi nella seconda fase. Di questi la metà aveva più di 70 anni. I decessi tra i ricoverati sono stati ad oggi 1.346, circa il 39 per cento, due terzi dei deceduti aveva più di 70 anni. Oltre 300 tra 60-70 anni e oltre 100 morti tra 50 e 60 anni. Mediamente i pazienti restano 13 giorni in terapia intensiva. In questi giorni entrano in terapia intensiva una media da 6-8 persone. Alcuni arrivano già in condizioni critiche, ma molti entrano in rianimazione qualche giorno dopo il ricovero: circa il 10 per cento dei ricoverati finisce in terapia intensiva. Secondo i calcoli, se la situazione non cambia, ci aspettiamo una ulteriore discesa fino a 95-100 letti occupati in intensiva per covid entro due settimane. Noi stiamo relativamente riprendendo un po' di fiato ma questo carico di lavoro continua ad esserci, non siamo tornati in condizione ordinaria, siamo ancora con il fiato sospeso sperando che il carico non cambi in peggio». IL BOLLETTINO TERAPIE INTENSIVE

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