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Aggiornamento sul Covid19

Zaia: «Scuole al 50% fino al 5 marzo. Vaccini: aspettiamo l'ok per comprarli»

di Daniela Bruna Adami
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Luca Zaia in diretta 16 febbraio
Luca Zaia in diretta 16 febbraio
Zaia in diretta 16 febbraio

Il presidente della Regione Luca Zaia aggiorna sulla situazione del Covid19 in Veneto, in diretta alle 12,30 dalla sede della Protezione civile a Marghera.

 

I DATI. Su 35030 tamponi fatti ieri, i positivi sono 688, l'1,82%. Gli attualmente positivi sono 24253, con 638 nuovi casi. I ricoverati sono 1518, 136 in terapia intensiva (-12) e 1382 in area medica (-51). I morti sono 42, i dimessi 92.

 

COSA FARE. Ci siamo dati la terza settimana di febbraio per fare un bilancio. Lo faremo guardando i ricoveri, che stanno calando, e la mortalità. 

 

La dottoressa Russo riferirà giovedì sulle vaccinazioni e le varianti. Il problema delle varianti lo avevamo segnalato noi in Veneto a inizio gennaio, quando l'aumento dei casi non si spiegava. Stiamo partendo con i test nelle scuole, alle medie anche quello in autosomministrazione che una multinazionale fornisce già sul mercato. 

Il fai-da-te permette uno screening capillare, e non significa affatto una deregulation. All'estero lo usano da tempo.

 

SCUOLE. Fino al 5 marzo non modifichiamo la percentuale in presenza, restiamo al 50%. Fino alla terza media sono sempre state in presenza. È prudenziale, ma non possiamo fare altrimenti con la pericolosità delle varianti. 

 

VACCINI. Vogliamo i vaccini per tutti i veneti, se ne entrano in Italia il Veneto deve avere la sua parte. Altrimenti li cerchiamo noi. E non li stiamo pagando più del dovuto, le proposte ricevute sono in linea con il mercato. Il vaccino è l'unico modo per uscirne, per la salute e per le imprese. Il nostro turismo ha il 66% di turisti stranieri, dobbiamo al più presto diventare Covid-free.

Lo Stato ha il vincolo con l'Europa di non poter comprare vaccini autonomamente, ma le Regioni no. Se arriva l'autorizzazione dell'Aifa, il Veneto potrebbe comprare i lotti e girarli allo Stato, tenendosi 5 milioni di dosi. Parlato ieri con il commissario Arcuri. In ogni caso i soldi per comprarli sono quelli dello Stato.

 

LOCKDOWN. Il lockdown ha senso a fronte di certezze scientifiche, e va deciso per tempo, non la sera prima. Se invochi una misura così, che mette in ginocchio una comunità, devi essere sicuro e spiegarmi perché. 

 

MORTE DEL PROF. BASSO. Il Covid ci ha portato via la stella cometa delle cure per i bambini malati di tumore. Con Giuseppe Basso la sanità veneta perde non solo un grande clinico, ma anche una persona incomparabile per le qualità sul piano umano, che ho avuto la fortuna di conoscere molto bene. Luca Zaia ha ricordato il professor Giuseppe Basso, già direttore dell’oncoematologia pediatrica di Padova, uno dei medici più conosciuti e amati d’Italia. «Lo stimavamo per le straordinarie capacità cliniche  e gli volevamo bene per quel tocco di umanità che ha sempre messo nell’affrontare ognuno dei suoi casi, sia verso i piccoli malati che verso le loro famiglie. Non lo dimenticheremo».

 

 

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