<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
la storia

Nicola spopola sui social: è influencer nel nome di Gesù

Il 17enne studente di Lonigo spiega la sua fede e dialoga di Cristo con 91 mila followers su Tik Tok e 12 mila su Instagram. Collabora con il sacerdote veronese noto come «don TikTok»
Influencer   Nicola Caporiondo con don Ambrogio Mazzai   P.B.
Influencer Nicola Caporiondo con don Ambrogio Mazzai P.B.
Influencer   Nicola Caporiondo con don Ambrogio Mazzai   P.B.
Influencer Nicola Caporiondo con don Ambrogio Mazzai P.B.

Nicola è un influencer di Cristo. Bei ricci biondi e occhi azzurri, viso pulito e sorriso che nasconde un po' di timidezza. Spiega la sua fede, i Vangeli e la figura di Gesù ai coetanei su Tik Tok. Il risultato? Ben 91 mila followers, e altri 12 mila seguaci su Instagram, ma anche offese e perfino minacce di morte. Un peso molto arduo da sopportare a soli 17 anni. È Nicola Camporiondo uno dei volti della Chiesa nell'era del digitale. Abita a Lonigo (Vicenza) ed è iscritto all'Istituto agrario “Trentin”, dove il mese prossimo inizierà il quinto anno.

Ha 91 mila follower su Tik Tok e 12 mila su Instagram

La maggior parte dei ragazzi che lo segue sul suo canale social, per fortuna, lo rispetta e non lo giudica; ad alcuni piace il suo modo fresco e ironico di porsi di fronte al telefonino e molti gli chiedono aiuto e consigli, proprio perché di temi delicati come la religione, al giorno d'oggi, non riescono a parlare con nessuno. Nicola non appartiene a gruppi religiosi e non è un invasato.

È un adolescente come tanti altri che in periodo di lockdown ha sofferto e si è sentito solo, come milioni di giovani privati improvvisamente della scuola, delle uscite con gli amici e dello sport. Camporiondo aveva solo 14 anni quando è scoppiata la pandemia, un evento traumatico che lo ha portato a riflettere sulla sua vita fino a quel momento. Studiava in una buona scuola, aveva due genitori e un fratello più piccolo che gli volevano bene e frequentava il gruppo scout. Eppure qualcosa non lo soddisfaceva. Era cresciuto in una famiglia cattolica ma, pian piano, come tanti suoi coetanei, si era allontanato dalla chiesa, ritenendo che la pratica religiosa non lo riguardasse più di tanto.

Si era allontanato dalla chiesa ma dopo il lockdown tutto è cambiato

«Il lockdown mi ha fatto ritornare sui miei passi», confessa. «Ho capito quanto fosse importante per me la fede e quanto mi mancasse la vita in parrocchia». Nicola ha ripreso non solo a partecipare alle messe, ma ha pure deciso di intraprendere un cammino di discernimento nel seminario di Vicenza. «Niente a che vedere con l'idea di diventare sacerdote, ma un percorso per conoscersi meglio e per scoprire, assieme ad altri ragazzi, il progetto di Dio su di noi», chiarisce.

Nel 2021 l'ingresso nel mondo dei social

L'anno dopo il lockdown, nel 2021, Camporiondo ha fatto il suo ingresso nei social. Ha scelto Tik Tok, la piattaforma più usata dai giovanissimi. Conosceva già don Ambrogio Mazzai, il giovane sacerdote veronese soprannominato don Tiktok. Con quest'ultimo, recentemente, ha perfino postato dei video coprodotti.

L'allora quindicenne ha iniziato a pubblicare brevi filmati per spiegare ciò che faceva e quello in cui credeva. «Mi sono arrivate molte domande: ad alcune sapevo rispondere, per altre ho atteso fintanto che non sono stato sicuro di ciò che dicevo» racconta. Il ragazzo ha capito fin da subito che sui social si è scandagliati ai raggi X e una virgola può fare la differenza. Mamma e papà hanno cominciato a preoccuparsi perché la sovraesposizione mediatica poteva danneggiarlo.

«Ho dovuto tranquillizzare i miei genitori»

«Li ho tranquillizzati, dimostrando loro che sapevo pormi dei limiti e comprendevo bene i rischi dello strumento digitale», dice Nicola, che da qualche mese ha iniziato pure una «carriera» di conferenziere nelle parrocchie del Nord Italia, invitato da catechisti e animatori a raccontare la sua esperienza di giovane influencer cristiano. Progetti a lungo termine, per ora, non ne ha. Com'è normale che sia alla sua età. Dopo aver partecipato alla GMG a Lisbona, dove è riuscito a postare un video in compagnia del vescovo di Vicenza monsignor Giuliano Brugnotto, è partito con la famiglia per una vacanza. A settembre lo aspetta il quinto anno di agraria e nel 2024 l'esame di maturità. Poi, chissà, forse l'iscrizione alla Facoltà di Teologia: «Ci penserà la provvidenza», sorride il giovane predicatore 2.0.

Leggi anche
Don Ambrogio, il prete che diffonde il Vangelo via TikTok: «C’è voglia di confronto»

Paola Bosaro

Suggerimenti