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La conferenza stampa

Zaia: «Lockdown? Spero non serva. Riapro i centri Covid entro 48 ore»

Luca Zaia, conferenza del 28 ottobre
Luca Zaia, conferenza del 28 ottobre
Zaia, punto stampa del 28 ottobre

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, torna in diretta con il bollettino coronavirus e altre comunicazioni.

 

IL BOLLETTINO

«Tamponi 2 milioni 878mila, circa 16mila tamponi molecolari in più rispetto a ieri, i rapidi galoppano. Più 2mila positivi rispetto le ultime 24 ore, oggi 21.600 positivi. 802 ricoveri (+53) e 94 in terapia intensiva. Undici persone sono morte in 24 ore. Il 98 per cento delle persone in isolamento positivi sono asintomatici. Stiamo quindi passando alla fase tre, non per le terapie intensive ma i pazienti in area non critica che scatta con 900 ricoverati, ce ne mancano 100, quindi fra due giorni saremo in fascia gialla che va fino a 1500 pazienti» 

 

NERVI SALDI

«Questo è un bel temporale, bisogna avere i nervi saldi, essere organizzati. Questa è una sfida che vinciamo insieme, non è che noi attrezziamo gli ospedali Covid e voi andate in giro con la mascherina abbassata a infettare qualcuno. Mettetevi in testa che la mascherina va usata coprendo naso e bocca. Spero che si sia capita una volta per tutte che il problema del covid oggi in Veneto è uno solo: liberare letti per gente che deve essere curata. Dobbiamo fare in modo di avere meno pazienti possibile in ospedale, rafforziamo le cure domiciliari e chiediamo la collaborazione. Abbiamo tanti accessi al pronto soccorso in autonomia, così vanno in collasso i pronto soccorso, siate collaborativi, chiamate il vostro medico.» 

 

MEDICI DI BASE

«Ieri il governo ha concluso la trattativa con i medici di base, ha aderito solo una federazione, la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia, ndr) sono 2.000 su 3.350 in Veneto. Li vedo collaborativi, Se fanno cinque tamponi ciascuno sono 10 mila al giorno. In 48 ore avremo un protocollo operativo per loro e una apertura assoluta di disponibilità e di dispositivi. Seguirà la partita l'assessore Lanzarin che si occuperà dell'accordo regionale con i medici. Chiamate i vostri medici se state male per evitare i pronto soccorso» 

 

SITUAZIONE LETTI: LONTANI DAL CRASH

«Abbiamo i letti per curare i veneti, siamo in grado di sostenere per ancora molti giorni la partita. Ma la preoccupazione è a metà strada: avere letti per i contagiati e per chi non ha il Covid. Siamo attrezzati,  ci mancano pneumologi per le subintensive, si stanno facendo mini corsi ai medici per tamponare la carenza emergenziale. Penso che siamo un'ottima squadra, ma i cittadini ci devono dare una mano, niente assembramenti e niente panico. Stiamo lavorando a un progetto complesso sulle cure domiciliari e al tema del plasma con tutti i pazienti guariti per la nostra banca del plasma che ci permette di continuare a somministrare plasma iperimmune. In 20 giorni dall'esordio del covid avevamo 111 persone in intensiva poi il 29 eravamo a quasi 300 e poi in decrescita. Siamo lontani dal possibile crash e anche dal dire ai veneti "fate i Rambo e cucitevi le ferite da soli"» 

 

GRANDE SANITA'

«Al di là delle critiche anche giuste sulle liste d'attesa, abbiamo una grande sanità e si dimostra in questi momenti. Quando questa sanità scende in campo è come se se scendesse in campo Napoleone, che dicevano sembrava scendessero in campo 100 uomini. Oggi abbiamo un potenziale di 1.016 intensive e 135 respiratori, di materiale ne abbiamo e continua ad arrivare come con i tamponi, abbiamo anche fatto prestiti ad altri regioni, senza attendere il materiale da Roma» 

 

FASE GIALLA

«C'è già qualche restrizione presa in modo autonomo dai singoli direttori sanitari, ma l'intenzione entrando in fase gialla è quella di mantenere almeno 200 terapie intensive non covid e poi il tema ambulatoriale sarà quello che avrà più pressioni. Ma faccio l'esempio: se tutti domani andassimo in banca a prelevare manderemmo in crisi il sistema bancario. Se la curva a campana ha durata di una settantina di giorni, ci auguriamo di superare al meglio questa crisi visto che un pezzettino di curva l'abbiamo già fatta e ciò significa che se si realizzasse avremmo una discesa indicativamente a dicembre. Ma è una proiezione empirica, può accadere di tutto» 

 

CASO CRISANTI

«E' una vicenda dolorosa, non intervengo su questa cosa» 

 

VACCINI ANTINFLUENZALI

«Non è che non voglio dare i vaccini alle farmacie è che ce ne sono pochi, nonostante le scorte fatte, e che prima devo dare la precedenza alle categorie a rischio, tra cui tutti i dipendenti della sanità veneta» 

 

LOCKDOWN

«Io non sono un fan del lockdown e credo che il vero lockdown venga fatto davvero solo in Paesi in cui c'è dittatura. E credo che qui un eventuale lockdown vada giustificato da dati epidemiologici solidi. Spero che non sia necessario. » 

 

TAMPONI AI GIORNALISTI IN SALA

«Se non vi offendete, visto che siamo in tanti, domani farei il tampone a tutti in questa sala, che non salti fuori "l'ho preso da Zaia"»

 

CURVA DEI CONTAGI

Interviene l'assessore Bottaccin: «L'occupazione dei posti letto rispetto a marzo in terapia intensiva è più lenta, ma siamo in una fase di crescita soprattutto per i posti letto in area critica che dal 7-8 ottobre è esponenziale, anche se in velocità minore rispetto a marzo. Significa che il comportamento del contagio è diverso. In questo momento non è possibile dire quando sarà raggiunto il picco, ma siamo nelle condizioni di garantire un posto letto a chiunque ne avesse bisogno»

 

MEDICI E INFERMIERI IN ARRIVO

«Su una necessità di oltre 4mila operatori sanitari, abbiamo ad oggi autorizzato 3.468 assunzioni. Ad oggi sono 2.200 assunte di cui 250 medici delle 51 Usca. In arrivo 16 squadre dall'esercito che andranno ai drive in. Sono inoltre in arrivo tra i 15-20 persone nei nove dipartimenti di prevenzione. Medici di famiglia ci sono corsisti in formazione 228 al primo anno, il secondo 156 e all'ultimo 85. Ho sentito i rettori, anche quello di Verona, chiedendo la possibilità che oltre i  circa 450 infermieri che escono dall'ultimo corso si possano mettere in circolo anche gli studenti del primo anno. Per i 450 abbiamo già attivato il bando per poterli già inserire» 

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