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Veneto

L'ordinanza di Zaia sulle scuole: chiusure locali se i casi sforano i 250 per 100.000 abitanti

La firma di Zaia
Scuole chiuse
Scuole chiuse
Scuole chiuse
Scuole chiuse

Come annunciato in questi giorni, il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato l'ordinanza, valida fino al 6 aprile, che impone la chiusura delle scuole dalla seconda media in poi in quei distretti sanitari dove i contagi superano i 250 ogni 100.000 abitanti. C'è la facoltà, e questa è una novità, dei singoli Sisp di chiudere anche gli ordini inferiori in base all'andamento dei contagi da coronavirus.

Al momento i distretti dove le scuole in Veneto sono già chiuse sono cinque.

 

 

IL TESTO (qui si può scaricare tutta l'ordinanza)

A) Misure relative alla didattica presso le istituzioni scolastiche

1. È disposta la didattica esclusivamente con modalità a distanza per gli studenti a partire dalla seconda classe delle scuole secondarie di primo grado e per le classi delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, anche serali, aventi sedi nel territorio dei distretti sanitari in relazione ai quali il SISP competente rileva un livello di contagio superiore a quello di 250 casi su 100.000 abitanti su base settimanale.

2. La misura di cui al punto precedente ha effetto dal giorno indicato nella comunicazione con la quale il SISP competente per ciascun distretto informa gli istituti scolastici del relativo territorio dell’avvenuto superamento del livello di contagio di 250 casi su 100.000 abitanti. Deve, comunque, essere garantito un preavviso di 48 ore alle scuole.

3. La comunicazione del SISP indica anche la durata della sospensione della didattica in presenza, che non potrà essere inferiore a 14 giorni. Mod. B – copia Opgr n. 36 del 9 marzo 2021 pag. 4 di 4

4. Il SISP è autorizzato ad individuare, con la comunicazione di cui al punto 2, classi di qualsiasi ordine e grado inferiori alla classe seconda delle scuole secondarie di primo grado ai fini della sottoposizione a didattica a distanza, in considerazione al livello e all’evoluzione del contagio.

5. Resta fermo lo svolgimento in presenza delle attività didattiche che richiedano l’uso dei laboratori e per l’effettiva inclusione gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali

 

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