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la tragedia in valtellina

Anziana veronese morta in casa da settimane, grave il marito disabile in stato di abbandono: indagato il figlio

La famiglia fino al 2023 ha vissuto a Borgo Trento. Anna Maria Squarza defunta da settimane, il marito Giorgio, novantenne, denutrito, la gamba in cancrena
Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’Aprica: a destra Anna Maria Squarza. La donna era in casa, morta da settimane
Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’Aprica: a destra Anna Maria Squarza. La donna era in casa, morta da settimane
Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’Aprica: a destra Anna Maria Squarza. La donna era in casa, morta da settimane
Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’Aprica: a destra Anna Maria Squarza. La donna era in casa, morta da settimane

Nella casa di Via Europa all’Aprica, in Valtellina, si erano trasferiti definitivamente durante la pandemia. Anna Maria Squarza e il marito Giorgio Monticelli, geometra titolare di un’impresa edile (la Emme Esse Impre Co srl) con sede in Borgo Trento nell’appartamento in via Anzani 13, dove la coppia ha vissuto almeno fino al 2023, avevano scelto quel luogo di montagna per trascorrere gli ultimi anni insieme.

La tragedia

Venerdì sera invece la macabra scoperta: lei, nata il 22 giugno 1933 in provincia di Varese, a Cadegliano-Viconago, era distesa sul letto, morta da settimane. Accanto c’era il marito, novant’anni, ancora vivo ma in condizioni disperate: denutrito, disidratato e con una gamba in cancrena.

Così li hanno trovati i carabinieri di Aprica, dopo che i vicini avevano segnalato la presenza di un odore insopportabile provenire proprio da quell’appartamento in cui viveva anche il figlio Antonio, classe 1964, senza un lavoro e che si era trasferito in provincia di Sondrio con gli anziani genitori.

Ieri il pm Chiara Castagnola lo ha indagato per le ipotesi di abbandono di persona incapace e occultamento di cadavere. Non è stato arrestato e il pm ha disposto il suo ricovero nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Sondrio.

«Non serve che entriate»

«È tutto a posto». Ha risposto così Antonio Monticelli, sessant’anni in settembre, ai militari che avevano suonato il campanello dell’appartamento del condominio Europa, nella centralissima via del Comune, una costruzione rossa tipica delle zone di montagna.

Non voleva lasciarli entrare, ma l’odore era insopportabile, i carabinieri hanno insistito e alla fine non ha potuto opporsi. Una scena desolante quella che hanno trovato nella camera da letto della coppia: entrambi i novantenni erano sul letto, ma Anna Maria Squarza era morta da tempo. Aveva il volto coperto da un lenzuolo, unico gesto di pietà.

Antonio Monticelli non ha avvisato nessuno e ha lasciato l’anziano padre disabile accanto alla defunta. È stato accompagnato in caserma dove il magistrato di turno lo ha interrogato a lungo e ieri mattina ha disposto il suo trasferimento in ospedale.

Il padre Giorgio è stato ricoverato, è in condizioni gravissime, è stato trascurato per troppo tempo.

Lui era sempre in garage

«Non si vedevano mai in giro, non uscivano. Lui? Era un tipo molto solitario, molto chiuso, usciva solo la sera e passava ore in garage».

È la testimonianza di una vicina di casa della coppia di anziani intervistata da una radio locale. «Non si capiva se per caso scendeva a Milano, le tapparelle erano sempre giù quindi non si capiva se effettivamente c’era qualcuno nell’appartamento», ha proseguito.

«Quando eravamo in chiusura usciva ma non dava confidenza a nessuno, non ci siamo accorti di niente». Taciturno, lo ha definito «strano» e insolito il fatto che «i nonni non uscissero mai. Ma lui diceva che erano anziani, che non si muovevano. Parlava con pochi del condominio e raramente. Non pensavamo di certo a una cosa del genere, con qualcuno parlava e diceva che li portava ogni tanto a Milano a fare delle visite». Non era così. (Fabiana Marcolini)

 

13 aprile 2024

Un'anziana veronese classe 1933, Anna Maria Squarza, è stata trovata morta ad Aprica, in provincia di Sondrio, dove si era trasferita durante il lockdown.

L'allarme era stato dati dai vicini perché sentivano un fortissimo odore: i carabinieri, dopo essere entrati, hanno trovato la donna morta a letto, in avanzato stato di decomposizione. A fianco il marito in gravissime condizioni: denutrito e con una gamba in cancrena. Non sarebbe comunque in pericolo di vita.

I carabinieri hanno sentito a lungo il figlio della coppia, un sessantenne. L'uomo, riferisce l'Ansa,  ha risposto alle domande come persona informata sui fatti nella caserma dei carabinieri di Sondrio, presente il magistrato di turno Chiara Costagliola che coordina le indagini.

L'uomo, un sessantenne disoccupato, che vive grazie alle pensioni degli anziani genitori, inizialmente non avrebbe voluto  che i carabinieri di Aprica entrassero nell'appartamento del condominio di via Europa dove l'intera famiglia si era trasferita da Verona durante la pandemia.

Secondo il medico legale la donna era morta da settimane: attesa l'autopsia. 

Fabiana Marcolini

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