<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sismabonus

L’agevolazione per chi acquista una casa antisismica

By Athesis Studio

La possibilità di beneficiare del cosiddetto Sismabonus al 110% fa gola a tutti coloro che hanno intenzione di acquistare un nuovo immobile. Ma è bene sapere che per ottenere lo sconto bisogna mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti su cui il Consiglio Nazionale del Notariato ha voluto fare chiarezza.

 

Innanzitutto, in cosa consiste il Sismabonus? È una detrazione dall’imposta sul reddito riconosciuta all’acquirente di unità immobiliari in zona sismica 1, 2 o 3 che fanno parte di edifici demoliti e ricostruiti, anche con variazione volumetrica, e cedute, entro 18 mesi dalla fine dei lavori, dall’impresa di costruzione o ristrutturazione immobiliare che ha realizzato gli interventi.

 

Bonus per l’impresa

L’impresa di costruzione può usufruire direttamente della detrazione per i lavori antisismici effettuati, ma in questo caso l'acquirente non avrà diritto ad alcuna agevolazione. Infatti, solo un soggetto (o l’impresa di costruzione o l’acquirente) può godere del bonus. Se l'impresa di costruzione decide di usufruire direttamente del Sismabonus, può beneficiare della detrazione ordinaria (tra il 75% e l’85%), calibrata in base al miglioramento antisismico ottenuto tramite i lavori.

 

Bonus per l’acquirente

Chi compra un immobile antisismico su cui sono stati effettuati dei lavori di ristrutturazione può usufruire del bonus a patto che l’acquisto sia stipulato entro i termini di applicazione dell’agevolazione, ovvero il 30 giugno 2022.

 

La detrazione riconosciuta deve essere calcolata sul prezzo di acquisto dell’immobile, con l'acquirente che può optare anche per lo sconto in fattura. Ad esempio, se il prezzo dell’immobile ammonta a 120 mila euro, l’acquirente ha diritto alla detrazione del 110% (da calcolare sul tetto di spesa di 96 mila euro), pari a 105.600 euro. L’acquirente che intende optare per lo sconto in fattura, invece, ha diritto ad uno sconto pari a 96 mila euro. Nell’atto di compravendita bisogna quindi indicare la volontà di utilizzare lo sconto in fattura, la parte di prezzo assorbita dal Superbonus e le modalità di pagamento della parte restante.

 

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha spiegato anche che, se l’acquirente intende optare per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, la scelta può essere formalizzata contestualmente alla compravendita o in un momento successivo.