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Il presidente alla Camera

Conte: «Chiusi i centri commerciali nel fine settimana, stop a mostre e musei e limiti alla circolazione serale»

Conte alla camera
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«Il prossimo dpcm individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione in una specifica fascia avverrà con ordinanza del ministro della Salute». Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso comunicazioni alla Camera sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

 

«Per l’intero territorio nazionale pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali. Intendiamo disporre la chiusura dei corner adibiti ad attività di scommesse e videogiochi ovunque siano collocati. Chiuderanno musei e mostre».

 

Il governo prevede di adottare a livello nazionale «limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda». 

 

«Prevediamo la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado possano passare anche integralmente alla dad, sperando che sia una misura temporanea».

 

«La priorità oggi come in primavera, è la difesa della vita umana e della salute che costituisce una precondizione per il godimento di tutti gli altri diritti costituzionalmente garantiti. Siamo consapevoli della frustrazione, della stanchezza dei cittadini e anche della rabbia che si sta manifestando in queste giornate».

 

«Il governo non intende arretrare di un millimetro rispetto al proposito di garantire la più ampia protezione economica possibile ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie italiane. La complessità della situazione ci impone di fornire tutto il sostegno necessario per tutto il tempo necessario».

 

«Si dice spesso che ogni crisi è una opportunità di cambiamento e trasformazione, quella che stiamo vivendo è la terza crisi in 15 anni, sta volta l’Italia, l’Europa e l’occidente hanno la possibilità di imprimere una vera svolta che è mancata dopo i precedenti episodi di crisi. Anche in un momento così drammatico non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo verso il futuro, non conosciamo il volto dell’Italia che verrà ma sappiamo con certezza che le trasformazioni in atto lo cambieranno profondamente. Nessuno può sentirsi esonerato da questa sfida di portata storica, e ancora una volta mi permetto di rivolgere un invito a tutte le forze e le energie del paese: restiamo uniti in questo drammatico momento, a dispetto delle diverse idee, in nome dell’unità e dei valori che sono a fondamento del nostro quadro costituzionale».

 

 Il Governo dovrà «assumere ogni decisione sul ricorso alla linea di credito sanitaria del Mes solo a seguito di un preventivo ed apposito dibattito parlamentare e previa presentazione da parte del Governo di un'analisi dei fabbisogni e di un piano dettagliato dell'utilizzo degli eventuali finanziamenti». 

 

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