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Ginnastica

Vessazioni e abusi sulle Farfalle azzurre: indagata la storica ct Maccarani

Indagata anche una delle sue assistenti, Olga Tishina
Indagata anche Emanuela Maccarani
Indagata anche Emanuela Maccarani
Indagata anche Emanuela Maccarani
Indagata anche Emanuela Maccarani

Pressioni per il controllo ossessivo del peso, umiliazioni e vessazioni tanto da pensare al suicidio, subite da chi sognava una medaglia, volteggiando come una farfalla, con nastri, clavette, cerchio e palla. Su questo indaga la Procura di Monza, che oggi ha annunciato ufficialmente l’avvio di un’inchiesta su presunti maltrattamenti alle ginnaste della Accademia di ginnastica di Desio, la prestigiosa scuola di ginnastica con sede in Brianza, fucina di campionesse della ritmica italiana, finita al centro della polemica per le denunce di alcune atlete.

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«Due tecnici dell’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica di Desio sono stati iscritti nel registro degli indagati - ha reso noto questa mattina il Procuratore della Repubblica di Monza Claudio Gittardi - per presunti comportamenti vessatori ed abusi psicologici nei confronti di alcune giovani atlete, tutte minorenni all’epoca dei fatti». I nomi scritti nero su bianco nel verbale di indagine sono quelli di Emanuela Maccarani, direttrice tecnica dell’Accademia e ct della Nazionale, e una delle sue assistenti, Olga Tishina.

 

Le testimonianze contro Maccarani

Maccarani, alla guida della Nazionale dal 1996, nel 2005 ha ricevuto l’onoreficienza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica e nel 2017 fu eletta membro del Consiglio Nazionale del Coni in rappresentanza dei tecnici. Quando le prime testimonianze di ex ginnaste finirono sui giornali, tra agosto e ottobre, la storica allenatrice scrisse un lungo messaggio su WhatsApp agli altri tecnici, difendendo il suo operato. Ad accusarla però ci sono le testimonianze delle giovanissime sportive, le prime a parlare sono state Nina Corradini e Anna Basta, ex farfalle: hanno raccontato di momenti umilianti e pressioni continue, che di fatto hanno sollevato un «velo» su un «sistema di regole» sulle quali la Procura di Monza vuole veder chiaro.

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Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza sono orientate ad accertare imposizioni e divieti relativi a consumo di cibi e bevande, a plurimi controlli del peso corporeo e presunte umiliazioni subite dalle atlete per comportamenti ritenuti non adeguati. Il 14 novembre scorso le ex ginnaste dell’accademia di ritmica di Desio sono state sentite in Procura «a sommarie informazioni» e, in quell’occasione, hanno ribadito quanto già emerso attraverso la stampa, sulle vessazioni subite nella scuola di ginnastica.

A quanto emerso, hanno raccontato nel dettaglio il contesto nel quale gli abusi si sarebbero verificati, quanto sono durati nel tempo e chi li commetteva . Hanno parlato di un sistema di rigide regole legate all’attività sportiva agonistica, di rilievo nazionale e internazionale. A quel punto è stato aperto il fascicolo.

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