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SEMIFINALE PLAY OFF GARA 5

La Tezenis è in finale: schiantata Pistoia, qui si rifà la storia

Mai, dopo l’amaro 2002, il club si era riavvicinato così alla Serie A1
Il cerchio magico, la festa della Scaligera: gialloblù in finale (FOTOEXPRESS ZATTARIN)
Il cerchio magico, la festa della Scaligera: gialloblù in finale (FOTOEXPRESS ZATTARIN)
Tezenis-Pistoia (Perlini)

La Tezenis è in finale. Saltano i quattromila del Forum. Pistoia è schiantata (79-53). Vince la forza mentale di un gruppo di eroi e di guerrieri. Gara lucidissima. Vinta passo dopo passo. La Scaligera trova energie insperate, prende a spallate gara5, va sotto per un attimo, la riprende in mano, poi allunga e vola via. Vinta dal gruppo, vinta di sistema, vinta con il talento diffuso. E timbro pesante sulla storia del club, visto che la Scaligera da vent’anni non era mai stata così vicina al massimo campionato italiano. E adesso si va Udine. Per giocare una finale spensierata, perché lassù tra le nuvole è tutto davvero bello. Partenza problematica. Verona va molle sotto, becca un paio di tiracci e Pistoia si trova avanti 3-11.

Ma la reazione è lucida. E la Scaligera tra primo e secondo quarto piazza un break pesante (20-5). Verona entra nella sua partita. Dura nelle difese, selettiva nei tiri, attenta nel contenere un avversario che viaggia a sprazzi e che manda sempre palla tra le mani di Jazz Johnson. La Scaligera trova profondità, attacca l’area in post (ottimo Candussi) e trova anche qualche bomba di rabbia. Il primo quarto è vinto di un possesso: 16-14. L’impatto nei secondi dieci di gara è ancora all’altezza delle aspettative. Si va sotto tabellone con Candussi, che prende spazio e appoggia punti che sanno di ribes. Pistoia porta a casa qualcosa dalla lunetta con il solito Johnson, finito pure lui in frenesia sui continui cambi difensivi che Verona propone.

 

TEZENIS-PISTOIA (FOTOEXPRESS ZATTARIN)

 

La Scaligera ha finalmente grande fluidità. Sceglie di attaccare soprattutto dall’area (10/18 dopo 20’), ancora alla ricerca di maggiore lucidità dalla distanza (4/16). Nonostante questo, però, la prova sul piano agonistico è impeccabile. Palla in mano c’è controllo del ritmo e Pistoia è spinta dietro ad inseguire: 36-29 all’intervallo lungo. C’è energia pari al rimbalzo (18-16). L’area resta chiusa ai toscani (appena 6 punti nei primi 20’ contro i 20 di Verona). Pure il contributo dalla panchina è buono (15 punti contro i 5 di Pistoia). Verona si costruisce certezze anche nel terzo quarto dove mette piombi ai piedi di Pistoia.

L’esplosione di energia in casa gialloblù porta ad un vantaggio in doppia cifra alla penultima sirena (55-42). Anderson si accede e porta a casa tripla e tre liberi sontuosi. Pini va sotto, infila e porta a casa anche fallo. La Tezenis toglie traiettorie facili ad un avversario che esce dai suoi canali di gioco e va irrequieto anche dalla lunetta. Inizio di ultimo quarto psichedelico per Verona che vede gli angeli. Pistoia viene surclassata sul ritmo e colpita in maniera feroce dalla distanza. Spanghero, con due triple, diventa mani di fuoco. Usa guanti fatati anche Anderson e sul 66-48, coach Brienza è costretto a chiamare time out.

Verona prende controllo dei tabelloni, gioca al suo ritmo, costringe l’avversario a giocate frenetiche e danza quasi con il pubblico del palazzo, in autentica estasi. La Scaligera con Pini e Udom dilata il vantaggio, toccando il +22 (70-48) e si trova a giocare gli ultimi 4’ lanciata in discesa. Il finale è passeggiata tra le viole. Con il Forum che balla, canta, salta, applaude. Una festa per tutti. Per Verona, per la Scaligera, per i Pedrollo, per questi splendidi ragazzi, per Ramagli e tutto il suo staff. Per il palazzo.

Simone Antolini

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