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Basket, serie A-2

Rimonta Tezenis: soffre e rinasce, Cento è battuta. Esposito superstar

Penna ed Esposito esultano a Cento
Penna ed Esposito esultano a Cento
Penna ed Esposito esultano a Cento
Penna ed Esposito esultano a Cento

Un tempo a soffrire, un altro sulle nuvole. Basta alla Scaligera per regalarsi una vittoria (78-85) tutt’altro che semplice a Cento. Successo sofferto e così ancor più bello.

Verona si cerca ma non si trova per 20’. Poi rientra con il ghigno della iena, ribalta la partita, sfodera gli artigli e taglia a fette la notte di Cento. Esposito dirompente (24 punti), Murphy (23 punti e 14 rimbalzi) dominante, DeVoe sotto tono.

Ma Verona riesce a rimediare ad un inizio insufficiente con prova lucida e matura. Il controllo dei tabelloni aiuta, i 14 assist annacquano le 11 palle perse che senz’altro hanno creato fastidio a Ramagli

Il primo tempo di Cento-Verona

Il primo tempo è pura sofferenza. Verona impatta male la gara, va subito in rincorsa (13-3), non trova la traccia offensiva, soffre palla in mano, produce sei perse e solo quattro assist. Cento è accesa. Cattivissima da tre (7/14), muove la palla, trova angoli di paradiso, entra soffice in area e strappa all’intervallo un meritatissimo 46-37.

Alla Scaligera, finita sotto anche di quindici punti (40-25), va pure bene. L’intensità difensiva prodotta da Cento toglie energia e mette ansia alla Tezenis. Da sotto entra poco niente (7/21). A tenere a galla i gialloblù c’è Esposito: bravo nel trovare post lucidi e spazio sotto canestro.

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Ma non basta, perchè Verona appare confusa in possesso, sofferente negli accoppiamenti difensivi, incapace di chiudere l’area ad un avversario che ha rotazioni limitate ma che in campo ha trovato da subito grande fiducia. Devoe non ha messo ancora punti dal campo. Penna viene limitato. Murphy, rallentato più volte in avvicinamento a canestro, ha infilato comunque punti pesanti dalla media. La Verona intensa che vuole Ramagli, però, non può essere questa.

Certo, Cento ha trovato una perimetralità devastante, ma è il cuore ruggente della Scaligera che fin qui è venuto meno. La presenza al rimbalzo offensivo è importante (9), ma quasi mai si traduce in extrapossessi mortiferi per l’avversario. Mussini, già tredici punti, fa il diavolo a quattro e appare incontenibile in entrata e nel trovare conclusioni pestifere dalla lunga. La qualità del close out di Verona è rivedibilissima.

 

Il secondo tempo di Cento-Verona

La Tezenis decide di entrare in partita nel terzo quarto. E lo fa in maniera seria. Esposito è straordinario totem d’attacco. La mette sempre. Prendendosi tiri complicati anche dalla distanza. Cento paga lo sforzo dei primi 20’: viene respinta dalla difesa di Verona. E il primo break di 7-0 piazzato dai gialloblù racconta un altro “stare in campo“ della Scaligera. Che rientra, sorpassa, viene ripresa ma chiude il quarto in perfetta parità 62-62 (16-25 per Verona nei 10’).

La Scaligera diventa tremendamente efficiente dalla distanza nei primi 3’ dell’ultimo quarto. Tutta un’altra storia rispetto ai sospiri dei primi 20’. Udom piazza due triple, Stefanelli si accoda, Murphy da sotto è una sentenza. Cento non molla niente e ruggisce con Moreno e Kuuba. Ma la Scaligera accelera (67-73 al 33’). Stefanelli allunga ancora, ma Verona spreca possessi, prende tiri sghembi, lascia accesa la speranza di Cento che accorcia con tripla di Archie (70-75 a 4’10“).

Ma la Scaligera non perde ritmo. Va sempre da Esposito, trova le torsioni di Murphy e il reverse di Penna e tiene a distanza l’avversario allungando sul ’9 (72-81) a 2’50“.

Il finale è morbido. DeVoe mette i punti della tranquillità e la chiusura è in pieno controllo.

Simone Antolini

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