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L'intervista

Venturato: «Legnago, è un momento magico, ma niente arriva per caso. Spero di incontrare Rosso»

Davide Venturato, presidente del Legnago
Davide Venturato, presidente del Legnago
Davide Venturato, presidente del Legnago
Davide Venturato, presidente del Legnago

La giusta adrenalina, ma anche tanto rigore. Davide Venturato entrerà sabato al Menti con cinque punti appena meno del Vicenza. Cinquantasei punti contro cinquantuno, la vetta più alta nella storia del Legnago.

«È un periodo magico», il quadro di Venturato giovedì sera a RadioVerona nel corso di Fuorigioco, «ma è un momento che ci siamo anche costruiti passo dopo passo. Anche nel calcio, come nella vita, nulla arriva per caso. Sapevamo di avere una buona squadra, allestita benissimo dal direttore sportivo Antoni Minadeo, allenata benissimo da Massimo Donati e migliorata di continuo da giocatori sempre più bravi. È il successo di tutti, dell’intera società. Di tutto l’ambiente».

C’è una porta aperta sui playoff, in palio un posto per la prossima Serie B. «Sognar non costa nulla, ma restiamo coi piedi per terra. Ragioniamo di partita in partita, senza farci illusioni. Ci mancherebbe. Ne abbiamo persa una sola, col Mantova e senza neanche meritarlo del tutto, nelle ultime ventuno. Facciamo che la prossima la perderemo la prossima stagione, vorrebbe dire fare un bel po’ di strada anche ai playoff», il traguardo di Venturato, a testa altissima domani al Menti davanti al Vicenza di Renzo Rosso.

«Mi piacerebbe confrontarmi con lui, ce ne fosse l’occasione, parlando di lavoro ma anche di sport. Per me lui è un autentico riferimento. Da un grande imprenditore, molto più bravo e preparato di me, avrei solo da imparare», l’auspicio di Venturato, in testa tanti progetti oltre la classifica e il campo. «La foresteria è stato un grande passo, stiamo lavorando adesso per il nuovo stadio per il settore giovanile a fianco al Sandrini e avere quindi una vera e propria cittadella dello sport. Il vivaio dev’essere la nostra forza, giusto che i nostri ragazzi abbiano tutto il necessario. Legnago nelle strutture ad oggi è carente, vogliamo colmare questo vuoto nel minor tempo possibile», l’obiettivo di Venturato, prima di tuffarsi nella partita. «Il Vicenza è stato creato per vincere, noi per arrivare ad una buona salvezza. Siamo andati oltre, così come siamo perfettamente consci della forza del Vicenza. L’orgoglio di tutti noi è esserci meritati una partita così».

 

 

La conferenza stampa di Donati

Vicenza-Legnago, la conferenza stampa pre partita di Donati (video De Pietro)

 

La partita dell’anno davanti al Legnago, sabato (inizio alle 17.30) di scena al Menti contro il Vicenza.

Terza contro quinta. Massimo Donati che viene da venti risultati utili nelle ultime ventuno ed è imbattuto nelle tredici gare del girone di ritorno. Nel Legnago squalificato Pelagatti e indisponibile Motoc, titolare ieri sera con l’Under 21 della Moldavia battuta (2-0) in Ungheria. Gli altri ci sono tutti, compreso Martic fuori sabato scorso col Lumezzane per un colpo ad una caviglia assorbito velocemente.

Fra i convocati tornano anche Casarotti e Buric, nel Vicenza fuori due firme eccellenti come Ferrari e Ronaldo oltre alla corsa di Tronchin in mediana. «Andiamo a Vicenza con lo spirito della squadra che deve salvarsi», il quadro di Donati stamattina poco prima della rifinitura, «col massimo rispetto per il Vicenza, squadra che sa far girare bene la palla e che sta subendo pochissimi gol. Dovremo soffrire, ma sappiamo anche che qualche opportunità ce l’avremo. L’importante è continuare ad essere il Legnago affamato di sempre. Anche e soprattutto a Vicenza».

 

 

 

 

Alessandro De Pietro

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