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Legnago

Faccioli: «Donati ha cambiato la mentalità di tutti, impossibile non essere contagiati»

A Fuorigioco l'intervista all'allenatore in seconda del Legnago che sta sorprendendo tutti nel girone A di Serie C
Andrea Faccioli e Massimo Donati
Andrea Faccioli e Massimo Donati
Andrea Faccioli e Massimo Donati
Andrea Faccioli e Massimo Donati

La filosofia del Legnago è assai semplice. Con un principio su tutti.

«Non c’è limite alla crescita di un giocatore», la base di Andrea Faccioli, vice di Massimo Donati martedì sera intervenuto a RadioVerona nel corso di Fuorigioco. Ventuno risultati utili nelle ultime ventidue, imbattuto il Legnago nelle quattordici partite del girone di ritorno. L’unica squadra di Lega Pro a non aver ancora perso nel 2024 in campionato, primato fra le società professionistiche italiane condiviso con l’Inter.

L'intervista ad Andrea Faccioli

«Un calciatore», ha proseguito Faccioli, «può crescere a vent’anni, a venticinque e a trenta. La chiave è quella di non accontentarsi mai. Ma proprio mai. Donati ha cambiato la mentalità di tutti, inutile girarci troppo intorno. Ha giocato trecento partite in Serie A, ha giocato la Champions League, ha giocato negli stadi più prestigiosi d’Europa. Eppure è quello che ha più motivazioni di tutti. È il primo ad arrivare al campo, è quello che ti manda il programma degli allenamenti alle 5.45 del mattino. Impossibile non essere contagiati, impossibile non andargli dietro».

I risultati parlano chiaro: il Legnago ha raccolto nel ritorno ventotto punti a cinque giornate dalla fine della stagione regolare contro i ventiquattro di tutta l’andata. A proposito di crescita. «È un grande momento», racconta Faccioli, «ma anche un traguardo parziale. La classifica che resta è quella alla trentottesima giornata, non alla trentatreesima. Di lavoro da fare ce n’è ancora tanto, a cominciare dalla gara di sabato contro un’ottima squadra come la Pro Patria».

 

Andrea Faccioli, un legnaghese al Legnago

Andrea Faccioli
Andrea Faccioli

Ragazzo fatto in casa Faccioli, prima da braccio destro di un grande preparatore atletico come Andrea Bellini ancora al Legnago da supervisore della materia ed ora secondo di un allenatore come Donati che sta viaggiando fortissimo.

«Da legnaghese sono felice per questo grande periodo, ma mi sento prima di tutto fortunato per quel che ogni giorno ho imparato e continuo ad imparare lavorando fianco a fianco con due grandi professionisti», l’ultima fotografia di Faccioli, sveglia la mattina presto con i messaggi di Donati in una giornata che spesso chiude proprio con una telefonata a Bellini. Passione e lavoro feroce, la semplicissima ricetta del Legnago. Senza porsi limiti, soprattutto ora.

Alessandro De Pietro

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