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Il pallone racconta

Forza Hellas, batti un colpo. Ti ricordi questi miracoli?

La vittoria sul Parma delle stelle e quella con la Fiorentina l'anno dopo rimisero in sesto i gialloblù in difficoltà: la storia va riscritta ancora
Thuram a terra e Melis che mette dentro a 9 minuti dal termine il pallone del 4 a 3
Thuram a terra e Melis che mette dentro a 9 minuti dal termine il pallone del 4 a 3
Thuram a terra e Melis che mette dentro a 9 minuti dal termine il pallone del 4 a 3
Thuram a terra e Melis che mette dentro a 9 minuti dal termine il pallone del 4 a 3

L'ottimismo, secondo la Treccani: «disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare i lati migliori della realtà, oppure ad attendersi uno sviluppo favorevole del corso degli eventi». Sarebbe bello, al tempo stesso, effettuare un sondaggio tra i tifosi del Verona per capire in quanti credono ad un possibile risultato positivo domani sera in casa della Juve.

Oggi di ottimismo attorno all'Hellas se ne vede poco. È ancora palpabile la delusione per quello che doveva essere tra Spezia, Monza e Sampdoria ma purtroppo non è stato. Figurarsi domani sera a Torino contro la Juve che gioca con la voglia di uscire da polemiche dentro e fuori il campo. Il Verona, negli ultimi dieci confronti a Torino coi bianconeri, ha conquistato soltanto un punto. Eppure qualcosa bisogna tentare. Due i precedenti in epoca moderna che hanno svoltato la sorte dei gialloblù.

 

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Quattro gol a Buffon

È il primo torneo in Serie A per il Verona di Pastorello e Prandelli. Arrivano giovani acerbi e poco altro. Spehar, attaccante croato sul viale del tramonto, non gioca mai. Si va avanti con baby Cammarata e un immaturo Adailton. A gennaio però arriva Morfeo. Nonostante questo, l'Hellas procede tra alti e bassi.

I ko con Roma, Inter e Lecce gettano nello sconforto i ragazzi di Prandelli. Al Bentegodi giunge il Parma stellare di Malesani. Buffon, Cannavaro e Thuram. Insomma tre Campioni del Mondo vista con gli occhi di oggi e poi Stanic, Dino Baggio e Crespo. Gialloblù subito avanti con Brocchi dopo 2 minuti ma la reazione degli emiliani è veemente. Stanic, Fuser e Crespo. Bentegodi ammutolito e spettro della B che aleggia nell'intervallo. Ma l'Hellas ha Morfeo. Un po' quello che dovrebbe essere oggi Verdi o Ngonge.

Il buon Domenico segna e gioca divinamente lo segue Salvetti, un «matto» mai compreso fino in fondo. Già il tre a tre sembra un sogno ma nel finale Lassisì sbaglia e Melis castiga il Parma.

 

Pastorello col fischietto

L'altro colpo «salvezza» l'anno dopo. Il Verona depresso di Perotti giunge da 5 ko consecutivi. C'è perfino uno 0 a 3 in casa contro la Reggina che poi sarà battuta allo spareggio. Mutu, Camoranesi e soci sono col morale a terra. A metà settimana, all'epoca il Verona si allenava anche a Bussolengo, al giovedì prima della gara con la Fiorentina, l'intensità della seduta è inesistente.

Pastorello, crediamo per la prima e unica volta in carriera, entra in campo quasi a voler dirigere l'allenamento. Una strigliata poderosa che avrà i suoi effetti alla domenica. Vittoria per 2 a 1 con reti di Salvetti e Italiano. Per i viola segnerà Chiesa, papà del Federico bianconero. E domani sera cosa accadrà in casa della Juve?

Gianluca Tavellin

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