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L'indagine

Sequestro preventivo quote Hellas, il tribunale: «Indispensabile per evitare che Setti ceda le azioni a terzi»

Ad essere sequestrate sono le partecipazioni sociali in Hellas Verona di proprietà di Star Ball srl. L'indagine nasce da un esposto di società panamensi riconducibili a Gabriele Volpi, imprenditore della logistica che vanta un credito nei confronti di Setti.
Maurizio Setti
Maurizio Setti
Maurizio Setti
Maurizio Setti

Il sequestro preventivo delle partecipazioni sociali nell'Hellas Verona della società Star Ball Srl, azionista unico del club di serie A è "indispensabile per evitare che l'indagato Setti", presidente del club "tramite la sua società Star Ball Srl, possa cedere le azioni di HVfc (Hellas Verona Football Club) spa a soggetti terzi, così da ostacolare ulteriormente il reintegro del patrimonio della società fallita".

Lo sostiene il tribunale del Riesame di Bologna, nell'ordinanza in cui motiva il rigetto dei ricorsi della difesa di Setti e di un altro indagato, confermando il sequestro disposto dal Gip prima di Natale. "Tenendo conto della natura distrattiva di tale operazione, riconosciuta in questa sede - prosegue il collegio presieduto dal giudice Renato Poschi - è urgente la necessità di impedire che l'asset oggetto di distrazione possa essere nuovamente ceduto al medesimo soggetto che si è reso autore del reato".

Il sequestro preventivo era stato eseguito nell'ambito di un'inchiesta per bancarotta condotta della Guardia di Finanza, sulla società, con sede a Bologna, di cui è stato nominato custode il commercialista Stefano Reverberi. Gli accertamenti degli investigatori riguardano presunti episodi di distrazione, tramite la cessione delle azioni rappresentative della società sportiva, dalla società fallita alla srl Starball, destinataria del provvedimento cautelare e sempre riferibile a Setti.

L'indagine partita dall'esposto di Volpi

Ad essere sequestrate sono le partecipazioni sociali in Hellas Verona di proprietà di Star Ball srl, società appunto di Maurizio Setti che le aveva acquistate da HV7 spa, che a sua volta le aveva acquisite da H23 spa. L'indagine nasce da un esposto di società panamensi riconducibili a Gabriele Volpi, imprenditore della logistica che vanta un credito nei confronti di Setti.

Il Tribunale del Riesame sottolinea inoltre che da parte di Setti c'è "una propensione a compiere operazioni societarie relative alla partecipazione di HVfc spa per scopi personali, senza alcuna salvaguardia per gli interessi dei creditori delle varie società fallite".

Peraltro, le indagini dei finanzieri "hanno evidenziato come la libera disponibilità delle azioni da parte di Setti (per il tramite della sua società-schermo Star Ball srl) stia gravemente pregiudicando il patrimonio di HVfc spa, tramite delibere di distribuzioni di importanti dividendi e di attribuzione di lauti compensi all'organo amministrativo Seven 23 srl (di cui Setti è socio unico) per un valore di 10,9 milioni di euro)".

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Sulla necessità di mantenere il sequestro, i giudici evidenziano anche la situazione di crisi del settore dell'abbigliamento da lui gestito - per il gruppo Antress Industry c'è proposta di concordato - e il "concreto rischio che l'imprenditore convogli flussi finanziari derivanti dalla società calcistica verso la predetta società". Il presidente del Verona Maurizio Setti è difeso dal professor Vittorio Manes e dall'avvocato Fabio Lattanzi, mentre per un'altra posizione i difensori sono gli avvocati Paolo Pasetto e Nicola Avanzi. 

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