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Il campionato d'autunno

Milan, Sassuolo e Roma: un trittico quasi impossibile per l'Hellas

Gialloblù chiamati a fare più punti possibili da qui alla sosta di metà novembre per il Mondiale
da sinistra Mourinho, Pioli e Dionisi
da sinistra Mourinho, Pioli e Dionisi
da sinistra Mourinho, Pioli e Dionisi
da sinistra Mourinho, Pioli e Dionisi

Sarà un vero e proprio battesimo del fuoco per mister Lopez. Pronti via, sfida ai Campioni d’Italia del Milan. Al Bentegodi, per carità, ma contro i rossoneri è sempre una partita tostissima. Qualcuno già spera nel miracolo alla Tudor come quando, l’anno scorso, il croato riuscì nell’impresa di fermare la Roma imbattuta in una gara splendida e sorprendente al suo debutto sulla panchina dell’Hellas. Facile dirlo, più difficile riuscirci.

 

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Non bastasse, dopo uno dei banchi di prova più complicati in assoluto, ci sarà la trasferta in casa del Sassuolo. Con sette punti in più del Verona, una rosa di livello e le solite ambizioni da grande, il match del Mapei Stadium sembra proprio un’altra gara in cui l’importante sarà salvare la pelle.

Contro la Roma di Mourinho

Avvio complicato? Aspettate a dirlo perché, il turno successivo è di nuovo contro una big. Sarà la Roma di Mourinho, stavolta, a fare visita all’Hellas al Bentegodi. Partita da bollino rosso, difficilissima, soprattutto se non saranno ancora arrivati buoni risultati. Il rischio c’è, eccome. Ma, per questa squadra, tutte le domeniche sarà una battaglia. Anche quella successiva quando Veloso e compagni andranno a cercare gloria sul terreno del neopromosso Monza.

Ecco, da quelle parti il cambio di guida tecnica ha decisamente dato i suoi frutti. Palladino ha ottenuto tre vittorie in fila ribaltando la situazione dei brianzoli che, adesso, cominciano a guardare un po’ più in su. Contro gli ex Caprari e Pessina, però, sarà una prova da non fallire assolutamente.

Il primo vero esame per Lopez. Anche perché, poi, il tour delle big al Bentegodi non è mica finito. L’ultima in casa, prima che il campionato vada in letargo per lasciar spazio a dei mondiali piazzati come i cavoli a merenda nel bel mezzo della stagione, sarà contro la Juventus. Gara suggestiva, come sempre. Ad oggi, però, i tempi delle belle imprese sembrano abbastanza distanti ed immaginare un Verona capace di giocarsela alla pari contro una squadra che, comunque, qualche difficoltà ce l’ha, risulta esercizio parecchio ottimistico.

Per chiudere il 2022, infine, lo scontro diretto più importante: quello contro lo Spezia tra le mura amiche. Saranno passati solamente tre giorni scarsi dalla gara contro la Juventus, ma poco importa. Quello, assieme alla trasferta di Monza, è l’appuntamento clou. L’occasione in cui una squadra che deve e può salvarsi fa punti pesanti.

Solo due gare "alla portata"

Insomma, ricapitolando, per Lopez ci saranno solamente sei partite prima di salutare i nazionali, chiudere i cancelli del Bentegodi e organizzare una specie di ritiro invernale mentre tutta l’Italia si guarderà i mondiali in tv. Di queste, due sole sembrano alla portata. Troppo poco, sarà necessario qualche exploit per recuperare il tempo perso fino ad ora e non presentarsi alla sosta con addirittura meno di dieci punti.

Ma quale calcio proporrà il tecnico uruguaiano? È lecito domandarselo visto che, nelle sue ultime esperienze, ha alternato sia la difesa a quattro che quella a tre. Anzi, ad essere precisi, quella a tre non la adotta più dai tempi di Cagliari. Facile immaginare che Marroccu gli abbia chiesto di dare continuità al progetto tattico di una squadra abituata a giocare in un certo modo da anni e costruita per organizzare una linea difensiva composta da tre centrali più due esterni.

Se con Cioffi l’Hellas ha rigettato uno stile più difensivo con marcature meno estreme, figurarsi un passaggio ad una difesa a quattro. Anche da questo si misurerà la duttilità di un mister che ancora deve veramente farsi conoscere.

Davide Cailotto

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